Giro d’Italia: la Capitale accoglie Marco!
Niente riposo nemmeno a Ferragosto per Marco Invernizzi, arrivato oggi alle porte della Capitale, sulle sponde del lago di Bracciano. La nottata di ieri, a Orbetello, è stata decisamente avventurosa per il ragazzo di Cuggiono, che ha deciso di dormire in compagnia del mare: “ho pensato che per la notte il mio compagno di stanza sarebbe stato il mare e il soffitto il cielo.” Niente di meglio, dunque, per assecondare il suo spirito libero, neanche troppo stordito dal fatto di arrivare in un posto senza avere la certezza di un alloggio. 2duerighe.com aveva anche lanciato l’appello per chiunque avesse voluto ospitare Marco, ma nessun toscano ha risposto alla chiamata.
Marco ha avuto anche la possibilità di dormire a casa di una persona conosciuta direttamente sul posto, ma questioni pratiche, unite al suo spirito solitario, gli hanno fatto preferire la sistemazione nel sacco a pelo sulla sabbia e abbandonarsi al rumore delle onde.
L’effetto natura ha sortito effetti positivi sull’avventuriero, che si sono ripercossi immediatamente anche sulla sua voglia di pedalare a tutta forza verso Roma: “è stata una serata bellissima, non avevo più voglia di chiudere gli occhi per lo spettacolo che avevo di fronte. Ma questa mattina mi sono alzato all’alba e in 5 minuti ero già in sella. Roma: sto arrivando!”
La perfetta sintonia instaurata con il mare non sarebbe stata possibile se Marco prima non avesse ricaricato le batterie del proprio stomaco, alla sagra del pesce di Orbetello: “ho chiesto a un po’ di persone e non ci sono dubbi, il piatto più caratteristico è sicuramente l’anguilla affumicata!” Le avventure vissute da Marco, però, non sono finite qui, perché non avere un alloggio avrebbe potuto rivelarsi più rischioso del previsto, vista l’impossibilità di mettere sotto carica le batterie della propria bicicletta elettrica.
Fortunatamente, alla sagra del pesce, Marco ha potuto ricaricare le batterie del suo destriero per 4 ore alla corrente utilizzata dal dj della serata. Tanto è bastato per permettergli di percorrere in tranquillità i 140 km in programma quest’oggi.
Superate tutte le peripezie, infatti, l’avventuriero è ripartito zaino in spalle alla volta di Bracciano, ancora alla ricerca di un elastico per migliorare la sistemazione dei bagagli.
La tappa non è stata particolarmente difficile, se si esclude un lungo tratto di Aurelia molto pericoloso per lui e i cicloamatori tutti, a causa del poco spazio a fianco della corsia e dell’andatura sostenuta delle auto. Al contrario di ieri, stanotte Marco avrà un soffitto vero sopra la propria testa e un letto altrettanto vero su cui riposare. Nonostante i tanti chilometri già compiuti in bici, nel pomeriggio non ha rinunciato a un bel giro in canoa con il padre del Couchsurfer, dichiarando a 2duerighe.com di sentirsi ancora benissimo fisicamente: “a livello muscolare sto benissimo, solo mi fa male il fondoschiena. Sulla bici da corsa il peso si divide, con quella elettrica purtroppo no.” Stasera, infine, cena in famiglia per Marco, la perfetta conclusione di una giornata diametralmente opposta a quella di ieri. Della serie: anche agli avventurieri, ogni tanto, piace ciabattare.
Giacomo Di Valerio
15 agosto 2013