Fano, quarantacinquenne pestato a sangue da cinque naziskin
di Roberto Mattei
E’ un imprenditore agricolo di Montefelcino che stava trascorrendo la notte di capodanno in compagnia di amici. Individuati e denunciati tutti gli aggressori.
Pesaro, 5 gennaio 2012 – La notte di capodanno avevano brutalmente aggredito un quarantacinquenne di Montefelcino mandandolo all’ospedale, ma grazie alle indagini della Digos sono stati identificati e denunciati.
Si tratta di cinque giovani poco più che ventenni, tutti appartenenti a frange politiche di orientamento neonazista, già noti alle forze dell’ordine per violazione della “Legge Mancino”, la norma introdotta il 25 giugno 1993 su proposta dell’allora ministro dell’interno Nicola Mancino, che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali nonché l’utilizzo di simbologie legate ai suddetti movimenti politici.
Erano da poco passate le 4 del mattino, quando una volante del Commissariato di P.S. di Fano, allertata dal 113, è intervenuta nei pressi del pub Dark Soul, in via Giorgi, per sedare una rissa. Giunti rapidamente sul posto, gli aggressori se l’erano già data a gambe facendo perdere le proprie tracce. Le testimonianze delle persone presenti in strada a quell’ora e della stessa vittima del pestaggio, hanno però permesso ai poliziotti di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e individuare i responsabili.
L’uomo sarebbe intervenuto per difendere un suo amico dalle molestie di un gruppetto di naziskin e questi, a loro volta, ne avrebbero tratto il pretesto per “castigarlo”, picchiandolo a sangue con calci e pugni, incuranti della gente presente. Con una vistosa frattura al setto nasale, un dito rotto e varie contusioni, il malcapitato veniva infine affidato alle cure mediche dei sanitari dell’ospedale di Fano, che lo giudicavano guaribile con una prognosi di 25 giorni.
Gli agenti della Digos sarebbero risaliti alle “teste rasate” poiché l’uomo aggredito conosceva di vista due di loro. Inoltre, la sera stessa, un’ora dopo il riprovevole fatto di violenza, i carabinieri avevano fermato per un normale controllo i cinque balordi nei pressi della stazione ferroviaria di Fano, proprio mentre, a bordo della loro auto, si apprestavano a far ritorno a casa. La successiva segnalazione degli uomini dell’Arma alla divisione investigativa della Polizia di Stato, ha infine permesso di ricostruire l’intero puzzle, “stanando” gli aggressori, tutti dell’interland pesarese, che sono stati denunciati a piede libero.
5 gennaio 2012