Porto d’Ascoli, arrestato pregiudicato per rapina aggravata e sequestro di persona

di Roberto Mattei
La scorsa primavera, con l’aiuto di un complice, aveva “saccheggiato” il negozio “Tempo Prezioso” di via Nazario Sauro, sulla statale adriatica, legando e imbavagliando il titolare sotto la minaccia di un’arma. Ore contate per il complice.
Ascoli Piceno, 12 novembre 2011 – Dopo mesi di indagini, gli uomini del commissariato di San Benedetto del Tronto coadiuvati dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, hanno tratto in arresto Ennio Guarnieri, 55 anni, pregiudicato, in esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip dott. Carlo Calvaresi, per la rapina ai danni del laboratorio orafo “Tempo Prezioso” di Porto d’Ascoli. I fatti risalgono al 6 maggio scorso. L’uomo fa il suo ingresso all’interno del locale come un normale cliente e si copre poi il volto con una calzamaglia. Immediatamente il rapinatore estrae una pistola e, sotto la minaccia dell’arma, si fa consegnare tutti i preziosi dal titolare del negozio.
L’orafo reagisce alle intimidazioni e ne nasce così una colluttazione a cui partecipa un complice del bandito entrato nel laboratorio per dar manforte al compagno. Il commerciante viene disteso a terra, legato e imbavagliato per evitare che possa urlare e chiamare i soccorsi. Nel frattempo i malviventi arraffano tutto ciò che trovano: oro, gioielli e numerosi Rolex per un valore di oltre 120 mila euro. Bottino alla mano si danno infine alla fuga a bordo di una moto. Il titolare del negozio dopo circa mezz’ora riesce a liberarsi e a dare l’allarme. Gli uomini della polizia scientifica giunti sul posto rilevano alcune impronte digitali, di cui una risulta appartenere al noto pregiudicato. Scattano così le indagini a cura della sezione anticrimine del commissariato di San Benedetto del Tronto e della Squadra Mobile di Ascoli Piceno.
Gli agenti, coordinati dal sostituto procuratore della repubblica dott. Umberto Monti danno vita a un delicata attività investigativa durante la quale vengono ascoltati numerosi testimoni che assicurano il Guarnieri alla giustizia per rapina aggravata in concorso e sequestro di persona. Le indagini proseguono per individuare il secondo rapinatore.
12 novembre 2011