Macerata, bare dinanzi all’ingresso di Poltrona Frau

di Roberto Mattei
Forza Nuova, il partito dell’ultradestra, interviene nel maceratese con un “funerale” simbolico a difesa del Made in Italy, contro la politica di delocalizzazione delle imprese italiane, in particolare della nota azienda torinese, e l’incapacità del governo di porre un freno al fenomeno. Feretri anche davanti alla sede di Confindustria e Provincia.
Un pezzo di storia italiana iniziata nel lontano 1912 e che adesso rischia di essere strappata dalla nostra nazione con lo spostamento di una parte della produzione in Romania. Parliamo della Poltrona Frau, azienda leader internazionale nel settore dell’arredamento di alta gamma, che ha confermato negli anni la propria capacità di interpretare e anticipare l’evoluzione dell’abitare contemporaneo, intenzionata a spostare la fase di cucitura di poltrone e divani prodotti presso la stabilimento di Tolentino (Macerata), nel Paese dell’area danubiana.
La notizia ha mobilitato alcuni attivisti di Forza Nuova, il movimento politico di estrema destra fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello, che hanno celebrato simbolicamente il funerale del made in Italy, depositando alcune bare bianche, di polistirolo, dinanzi all’ingresso dell’unita produttiva marchigiana, la sede della Provincia di Macerata e quella di Confindustria. Un gesto con il quale l’ultradestra vuole evidenziare un rischio serio per l’economia italiana cioè quello di vedere riallocati i processi produttivi di molte nostre imprese oltre i confini nazionali, in cerca di vantaggi derivanti dallo sfruttamento di manodopera a basso costo, di una legislazione più permissiva in materia di tutela ambientale dei paesi in via di sviluppo e soprattutto dove le regole di determinazione della base imponibile sono più vantaggiose.
«La decisione della Frau di spostare la cucitura di poltrone e divani in Romania e’ la dimostrazione piu’ tangibile di come il Made in Italy stia morendo, sotto gli occhi di una politica incapace di porre un freno alle delocalizzazioni» è quanto ribadito quest’oggi da Forza Nuova, da sempre in prima linea come movimento di “ricostruzione nazionale”, che si prefigge di restituire all’Italia quell’onore calpestato da anni di malgoverno e quella dignità minata da pericolose organizzazioni politiche secessioniste che ignorano completamente i giovani patrioti morti combattendo per la libertà dei popoli e l’unità del Paese, dimenticano il passato e trascurano il presente. Tanto per rendere un’idea su questo movimento, da molti etichettato, in maniera dispregiativa, come fascista e razzista ma che in realtà risulta l’unico ad oggi fermamente legato ai valori tradizionali della famiglia e al rispetto per la vita, pubblichiamo i principali obiettivi alla base del loro credo:
1. l’abrogazione della legge sull’aborto;
2. una politica sociale che favorisca la crescita demografica e la famiglia tradizionale;
3. il contrasto dell’immigrazione ed il rimpatrio degli immigrati giunti da poco tempo in Italia;
4. la messa al bando della massoneria e di tutte le sette segrete, unitamente alla fuoriuscita dalla Nato e allo sganciamento dall’orbita statunitense;
5. la lotta contro l’usura e l’azzeramento del debito pubblico;
6. il ripristino del concordato tra Stato e Chiesa del 1929 e la difesa dell’identità nazionale;
7. l’abrogazione delle leggi Mancino e Scelba che, dal partito di Forza Nuova, vengono considerate liberticide;
8. la formazione di corporazioni per la difesa dei lavoratori.
Insomma, speriamo che la crisi del lavoro in Italia possa conoscere un termine, un miglioramento o una via d’uscita grazie al contributo di questi italiani con la “I” maiuscola, alla nostra campagna di informazione e dulcis in fundo a una presa di coscienza nazionale.
21 settembre 2011