Agricoltura marchigiana, fondi UE a rischio per burocrazia “inossidabile”
Coldiretti: Regione troppo lenta, seicentomila euro destinati alle imprese agricole dei territori rurali svantaggiati rischiano di tornare al mittente.
Indennità compensative a rischio per lungaggini burocratiche. Coldiretti Marche punta il dito sulla regione, a causa delle procedure troppo lente per l’assegnazione delle indennità compensative destinate alle imprese agricole delle aree svantaggiate. Seicentomila euro messi a disposizione dalla Comunità Europea, che ora rischiano di non essere utilizzati dalle imprese, già in difficoltà per la crisi. In particolare, la prestigiosa associazione che riunisce gli imprenditori agricoli marchigiani, ammonisce la regione Marche per gli eccessivi ritardi accumulati nella predisposizione del bando di concorso per l’assegnazione di tali fondi.
Infatti, nonostante tutto fosse già pronto da ottobre 2012, il bando è stato pubblicato solo lo scorso 8 maggio – dopo ben 6 mesi – con scadenza prevista nella giornata del 15 maggio 2013. Solo una settimana a disposizione delle imprese e dei centri di assistenza agricola per poter approntare le domande, con il rischio concreto di non farcela a rispettare le scadenze e di incorrere, per la regione, nel disimpegno automatico, con conseguente restituzione a Bruxelles di parte delle assegnazioni finanziarie.
Ad essere penalizzate potrebbero essere più di trecento aziende agricole e allevamenti che operano nei cosiddetti territori svantaggiati, zone caratterizzate da terre poco produttive, scarsamente idonee alla coltivazione, dove il suolo e il clima rendono appunto difficile portare avanti la produzione agricola e le cui esigue potenzialità non possono essere migliorate senza costi eccessivi.
A rendere la situazione più complessa e problematica ci ha pensato infine il sistema gestionale per la presentazione delle domande, che, proprio nel corso della settimana “incriminata”, è stato interessato da un complesso aggiornamento che ne ha limitato l’operatività.
di Roberto Mattei
16 maggio 2013