SIDE BY SIDE: «il libro-manifesto per l’Inclusione che genera Opportunità»

Esce il libro che, attraverso storie e testimonianze, racconta come trasformare il gender gap in gender opportunity e la diversità in unicità, offrendo suggerimenti e buone pratiche per riconoscere e far crescere ogni talento e ogni diversa abilità, anche tra generazioni
L’inclusione nel lavoro parte dai dati dell’esclusione: il tasso di occupazione femminile è al 53,3% e appena il 33,5% delle persone con gravi limitazioni è occupato. L’inclusione di genere, di chi sta scontando una pena detentiva e delle persone con esigenze particolari, unitamente a un maggiore accesso al lavoro dei giovani, può favorire lo sviluppo del Paese.
A rompere il muro del silenzio è il libro promosso da Side by Side e scritto del giornalista e LinkedIn Top Voice Filippo Poletti dal titolo “Side by Side: oltre la diversità, creare unicità e valore nelle aziende e per le istituzioni” dedicato all’associazione di cultura economica e sociale Side by Side.
«All’Italia di oggi serve sviluppare un’inclusione sempre più ampia – spiega Poletti assieme ai due fondatori della realtà non profit, Alessia Salmaso e Fulvio Matteoni, e con la collaborazione di Joelle Gallesi. Alle parole devono seguire azioni mirate, affinché la diversity e l’inclusion si traducano in politiche aziendali strutturate anche nel settore privato come, ad esempio, una strategia di procurement che privilegi, in fase di gara, la selezione di fornitori che dimostrino un impegno concreto e misurabile verso l’inclusione».
«Accogliere significa creare le condizioni perchè ciascuno possa sentirsi parte attiva del contesto in cui opera», spiega Alessia Salmaso. «L’approccio deve essere metodico: non rivoluzioni improvvise, ma un aumento di passo progressivo verso l’unicità nel rispetto reciproco», aggiunge Fulvio Matteoni. «Il lavoro costruisce identità, relazioni e dignità. Un’azienda che esclude si impoverisce, mentre un’azienda che include innova e cresce», conclude Joelle Gallesi.
Interverrà anche Gaetano de Vito docente alla Luiss e presidente di AssoHolding su come sviluppare il dialogo intergenerazionale.
«L’Italia di oggi si trova di fronte a grandi sfide demografiche e socio-economiche che richiedono soluzioni innovative – aggiunge Poletti, curatore dal 2017 su LinkedIn della rubrica quotidiana RASSEGNALAVOROIT –. Un mercato del lavoro più inclusivo, che valorizzi le competenze di tutti, è un motore imprescindibile per la crescita. Le aziende pubbliche o private, attente a valorizzare l’unicità, sono più creative e capaci di attrarre i collaboratori. Solo attraverso un approccio integrato è possibile costruire un Paese più competitivo».
I NUMERI DELL’ESCLUSIONE IN ITALIA
Gli ultimi dati parlano chiaro: secondo il rapporto sul mercato del lavoro redatto dal Cnel, il tasso di occupazione femminile è ancora indietro, mentre la partecipazione maschile al mercato del lavoro si attesta al 71,1%, con un divario di genere di quasi 18 punti percentuali. Il divario si riduce per effetto dell’aumento dei tassi di occupazione femminili più marcato di quelli maschili all’aumentare del livello di istruzione raggiunto: il tasso di occupazione tra le laureate di 25-64 anni è, infatti, di 19 punti percentuali superiore a quello delle diplomate (soli 4,3 punti percentuali tra gli uomini) e, tra le diplomate, di 25,6 punti percentuali più elevato di quello tra le donne con al massimo la licenza media inferiore (14,9 punti percentuali tra gli uomini).
Limitata – come indica il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – anche l’occupazione della popolazione carceraria pari al 34,3% (21.235 lavoratori divisi tra 19.985 uomini e 1.250 donne), di cui appena il 14,9% alle dipendenze di soggetti terzi (3.172 lavoratori), dentro e fuori dal carcere. Sotto ai riflettori anche il quadro delle diverse abilità registrato dall’Istat: solamente il 33,5% delle persone con gravi limitazioni, su un totale di circa 3 milioni, risulta occupato.
Infine, è importante considerare i divari occupazionali tra le generazioni: il tasso di disoccupazione diffuso dall’Istat cresce al diminuire dell’età, penalizzando i più giovani, rispettivamente il 21,6% per i 15-24enni, il 10,3% per i 25-34enni, il 5,7% per i 35-49enni e il 3,7% per i 50-64enni.
FIONA MAY E ANNALISA MINETTI: RICONOSCERE L’UNICITÀ PER COSTRUIRE OPPORTUNITÀ
Nel libro pubblicato da LIT – che vede la presenza di quasi 30 voci come la giornalista Flavia Filippi fondatrice dell’associazione non profit Seconda Chance, Paola Corna Pellegrini di Winning Women Institute, Sonia Maria Melchiorre del Comitato unico di garanzia dell’Università degli Studi della Tuscia, Alexa Pantanella di Diversity & Inclusion Speaking, Paola Accornero di Retail Institute Italy –, le ambasciatrici di Side by Side Fiona May e Annalisa Minetti raccontano il valore dell’inclusione: «Essere “fianco a fianco” di qualcuno significa molto di più che stare accanto fisicamente a qualcuno: è un impegno a esserci, ascoltare e condividere la responsabilità», dice l’ex atleta. «Riconoscendo l’unicità di ciascuno, il lavoro può essere un diritto di tutti. Tutti possono ambire a fare cose più difficili, consapevoli che è possibile farle insieme», sottolinea la cantautrice e atleta paralimpica.
L’IMPEGNO DELLE AZIENDE PER LA VALORIZZAZIONE EQUA E INCLUSIVA DELLE PERSONE
All’appello di Side by Side a promuovere l’inclusione nel mondo del lavoro hanno già risposto diverse aziende: Allianz Global Investors, Autostrade per l’Italia, Carrefour Italia, Cisco Italia, Danone Italia, ENGIE Italia, GXO Logistics Italy, Hunters Group, IKEA Italia, Kantar Insights Division Italy, Leroy Merlin Italia, Nhood Services Italy, NTT DATA Italia, Perfetti Van Melle Italia e Gruppo VéGé.