Fisco: abolita la seconda rata dell’IMU 2013

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente del Consiglio Enrico Letta e dei ministri Alfano e Saccomanni, ha approvato un Decreto Legge che prevede l’abolizione della seconda rata dell’IMU 2013.
In particolare, sarà abolita la seconda rata dell’IMU sull’abitazione principale, fatta eccezione per gli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9.
Prevista, inoltre, l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata per gli immobili strumentali agricoli, fabbricati rurali e sui terreni agricoli per la parte coltivata.
In tal modo, lo Stato rinuncia a un gettito previsto pari a circa 2.150 milioni di euro, il quale sarà compensato mediante acconti e aumenti d’imposta a carico del settore finanziario e assicurativo.
Nello specifico, la copertura del mancato gettito sarà garantita dall’aumento del 130% dell’acconto IRES e IRAP dovuto per il periodo d’imposta 2013 dalle società del settore finanziario e assicurativo (per tali soggetti l’aliquota IRES viene elevata per il solo periodo d’imposta 2013 al 36%) e dall’anticipo, a carico degli intermediari finanziari, sulle ritenute relative al risparmio amministrato (conto titoli).
In pratica, due terzi della copertura verranno dagli acconti, un terzo dall’anticipo del 100% dell’imposta sul risparmio amministrato.
Con riferimento al gettito ulteriore atteso dai comuni che hanno deliberato per l’anno 2013 aliquote superiori a quella standard, circa metà dell’importo previsto sarà coperto dallo Stato, mentre l’altra metà verrà versata dai contribuenti interessati a metà gennaio 2014.
Il termine per il pagamento degli acconti dovuti da tutti i contribuenti IRES è prorogato al 10 dicembre 2013.
Ben presto, comunque, sarà possibile analizzare attentamente i dettagli, considerato che, come precisa il ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, «il Decreto è ancora in fase di finalizzazione», cioè deve ancora essere completato.
Giuseppe Ferrara
28 novembre 2013