Tares: ecco chi deve pagarla e come
Dal 27 Maggio scorso è possibile pagare la Tares, tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
Tale tributo, articolato in due voci distinte (componente tassa, a copertura integrale del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani, e maggiorazione, riguardante i servizi indivisibili resi dal Comune) sarà dovuto da chiunque possegga, occupi o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani, e da coloro che occupano o detengono i locali o le aree scoperte con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree stesse.
In caso di utilizzo temporaneo, di durata non superiore ai sei mesi nel corso dello stesso anno solare, il tributo è dovuto soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione, superficie.
Per il pagamento della Tares si devono indicare nel modello F24 i seguenti codici tributo: “3944” denominato “TARES – tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – art. 14, d.l. n. 201/2011 e succ. modif.”; “3950” denominato “TARIFFA – art. 14, c. 29, d.l. n. 201/2011 e succ. modif.”; “3955” denominato “MAGGIORAZIONE – art. 14, c. 13, d.l. n. 201/2011 e succ. Modif.”
I codici devono essere riportati nella sezione “Imu e altri tributi locali”, indicando contestualmente il codice catastale del Comune dove sono ubicati gli immobili.
Nel campo “rateazione/mese rif.” dovrà essere riportato il numero della rata, mentre nel campo “anno di riferimento” andrà indicato l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, al fine di evitare eventuali problemi derivanti dal mancato allineamento dei sistemi informatici delle banche, poste ed agenti della riscossione, ha precisato che, per i modelli di pagamento F24 presentati fino alla data del 30 giugno 2013, è necessario barrare la casella “ACC” che si trova nella sezione “Imu ed altri tributi Locali”.
Giuseppe Ferrara
23 giugno 2013