Al via i lavori per la stesura di un Codice Unico Tributario

Sarà l’economista Giovanni Tria a presiedere la commissione di semplificazione per la scrittura del Testo Unico del Fisco, operazione fortemente voluta e promossa da Assoholding – l’Associazione delle holding italiane- e portata avanti in sinergia con l’ISLE, l’Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi.
L’obiettivo della commissione è quello di portare chiarezza su una materia che negli anni ha subito molteplici stratificazioni di norme spesso poco coordinate tra loro. L’istituzione di un codice univoco e condiviso, significherebbe invece avere dei benefici immediati sia per il legislatore che per il contribuente.
La commissione nominata per questa innovativa operazione è composta dal presidente dell’ISLE Gianni Letta, oltre che dal segretario generale Silvio Traversa, Giuseppe Melis, Giulio Salerno, Pietro Selciato e il presidente di Assoholding Gaetano De Vito, per il quale la stesura di un Codice Unico tributario ha obiettivi strategici chiari: «L’intento – afferma De Vito in una nota pubblicata su Assoholding 24- è quello di modificare le norme, semplificarle e adattarle secondo una visione globale del sistema tributario. Attenzione particolare riporremo alla tassazione sulle persone fisiche e sulle società, distinguendo i concetti di imposta rispetto alle tasse e ai contributi».
Del resto, come sottolineato dallo stesso professor De Vito, in più di 40 anni di stratificazioni si sono persi i punti di riferimento fondamentali, con la conseguenza che gli stessi contribuenti spesso e volentieri non comprendono fino in fondo le stesse finalità del gettito fiscale.
Insomma, serve innanzitutto chiarezza. E l’istituzione di un Codice Unico Tributario dovrebbe volgere proprio in questa direzione.
È di questo avviso anche un altro componente della commissione, Giulio Salerno, che in un’intervista rilasciata ad Assoholding 24 spiega: «I cittadini, le imprese, gli operatori del diritto, si confrontano quotidianamente con le molteplici incertezze relative alla disciplina vigente ed applicabile. È indispensabile, quindi, offrire il quadro aggiornato e completo della normativa tributaria in tutta la sua ampiezza: si pensi ai principi generali espressi dallo statuto del contribuente, oppure alle articolate normative relative alle diverse tipologie d’imposte – dirette e indirette – tasse e contributi, o ancora alla complessa disciplina del contenzioso».
Poi conclude: «Ci si propone di raggiungere in tempi ragionevoli l’obiettivo di redigere un codice leggibile anche in formato digitale e, dunque, uno strumento di facile consultazione, di cui il paese ha estrema necessità, anche al fine di meglio indirizzare ogni futura proposta di riforma della materia tributaria».
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