Monteverdi e Caravaggio, suonar stromenti e figurar la musica
Il 2017 è un anno speciale per Cremona, città del violino, che, 450 anni fa, ha visto nascere Claudio Monteverdi. L’intera città, unita in un patto con la cittadinanza, insieme alle istituzioni e alla generosità di aziende private, celebra da aprile fino a fine 2017, il “Divin Claudio”, il compositore nato nel 1567 e morto a Venezia nel 1643 che ha segnato il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca.
É una grande responsabilità, dice il sindaco della città, Gianluca Galimberti: vogliamo raccontare e ricordare anche al mondo, con mostre itineranti (Vienna, Praga, Bruxelles, Shanghai), la grandezza della musica di Monteverdi, del suono e del violino; perchè la loro bellezza è esperienza concreta di umanità appassionata, base fondante della cultura europea.
Nello splendido auditorium del Museo del Violino, intitolato al suo grande mecenate, Giovanni Arvedi, sono cominciati i festeggiamenti. Un concerto inaugurale, La bella più bella, con Roberta Invernizzi soprano e Franco Pavan, liuto e torba, su musiche di G. Caccini, B. Ferrari, C. Monteverdi, L. Rossi e B. Strozzi, ha aperto la mostra “Monteverdi e Caravaggio, suonar stromenti e figurar la musica”.
L’esposizione, realizzata con il sostegno del Gruppo Granarolo e Museo del Violino Friends, presenta strumenti originali indicati per la composizione dell’orchestra, nelle annotazioni delle prime edizioni a stampa dell’Orfeo. Sono stati scelti secondo criteri di valore filologico ed estetico e generosamente prestati, come ricorda la Direttrice del Museo Virginia Villa, da istituzioni e privati, nazionali e internazionali. Accanto agli originali, vi sono anche copie. L’elenco testimonia l’uso audace di Monteverdi della polifonia nell’arte musicale che, in questi anni, dal rinascimento sta ora aprendosi al barocco.
In pittura un contemporaneo di Monteverdi, Caravaggio, prova anche ad andare oltre i canoni classici. Come dimostra Il Suonatore di Liuto, la meravigliosa tela in mostra, proveniente da una collezione privata, venata da edonistico erotismo. Cosi Monteverdi e Caravaggio, con la loro passione per il presente e la voglia di costruire il futuro, assurgono a simboli di cambiamento e novità e per questo sono a noi contemporanei.
Le celebrazioni monteverdiane proseguono nella Sacrestia della Chiesa S. Abbondio, con una esposizione documentaria della vita di Monteverdi tra Cremona, Mantova e Venezia; alla Pinacoteca, con una mostra sul Genovesino; nella Sala Alabardieri del Palazzo Comunale con una mostra sulla Cremona del 600.
Molti incontri e conferenze internazionali; tanti i concerti nei luoghi simbolo, come il Teatro Ponchielli, la Cattedrale, l’auditorium Giovanni Arvedi; il progetto Cremonacantaorfeo, riunisce tutte le forze musicali della città, professionali ed amatoriali.
Si segnala, venerdì 2 e sabato 3 giugno 2017, la crociera musicale lungo il Po, con concerti e letture in battello tra Cremona, Mantova e Venezia.
Museo del Violino,
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Tel (+ 39) 0372 801801 – Fax (+39) 0372 801888
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