Manet e la Parigi moderna a Palazzo Reale
Manet e la Parigi moderna, è la grande mostra visitabile a Palazzo Reale, a Milano, dall’ 8 marzo al 2 luglio 2017. Da ammirare, un centinaio di opere della prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi, tra cui 17 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri a lui contemporanei, come Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot, acquarelli di Manet ed altri artisti e un gruppo di sculture.
È promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira e curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi con le due conservatrici del Museo, Caroline Mathieu, e Isolde Pludermacher. Come ha ricordato il Dottor Piraina, direttore di Palazzo Reale, avere relazioni con i principali musei del mondo è fondamentale, perchè, senza il lavoro di tutela, conservazione, studio e ricerca di questi, nessuna mostra temporanea sarebbe possibile. Skira edita il bel catalogo. Credit Agricole è il main sponsor.
Manet e la Parigi moderna intende celebrare il ruolo centrale di Manet in una Parigi che, sotto Napoleone III, si avvia alla modernità. I lavori rivoluzionari diretti tra il 1853 e il 1870 dal barone Haussmann, danno alla città di “I miserabili”, dalle piccole stradine medievali, la fisionomia attuale, con i suoi caffè, l’Opera, i gran boulevards per far circolare più velocemente, merci e persone. (Haussmann da a Parigi anche 600km di fognature).
É l’epoca delle grandi architetture, della velocità, del ferro: Eiffel lo forgerà nel 1889 nel simbolo di Parigi; Zola, nel suo romanzo “La bestia umana” tratterà la strada ferrata e quindi il treno, in forma epica. In pittura, è Manet a strappare a questa Parigi in divenire, il lato epico, rappresentando per primo, eventi della vita urbana dell’epoca. Lo fa con canoni indipendenti e radicali, lontani dai criteri grandiosi e rigidi della pittura accademica. Manet sente che la bellezza non è più da ricercare nella storia, nella mitologia, ma è da cogliere, catturare in qualche istante della vita contemporanea parigina, nelle sue strade, nei suoi caffè, nei suoi spazi verdi. Come tutti gli innovatori si espone alla critica, al rifiuto, all’incomprensione dei contemporanei e le sue opere sono rifiutate sistematicamente dalla giuria del Salon. Il riconoscimento arriverà solo tardivamente.
La mostra è divisa in dieci sezioni tematiche capaci di descrivere la Parigi dell’epoca ed il mondo di Manet. Si passeggia per “Parigi città moderna”, “l’Opera”, “La Parigi in festa” tra abiti sfarzosi, nuove fisionomie architettoniche e squarci di contesti eleganti; si incontra un “universo femminile in bianco” nella sua intimità, e in “nero”. Si conosce meglio il pittore in “Manet e la sua cerchia” o in “L’Heure espagnole” dove emerge l’influenza della pittura spagnola. Nella sezione “Natura Inanimata” sono presenti tele con fiori colti nella loro fugacità di Manet (Ramo di peonie bianche e cesoie), Fantin-Latour e Renoir.
E poi c’è una sezione: “Il volto nascosto di Parigi”. Qui campeggia un quadro di Alfred Stevens: “Ciò che viene chiamato vagabondaggio”. Una donna con i suoi bambini, è arrestata dalla polizia in quanto vagabonda, su una strada coperta di neve, mentre una passante cerca di intercedere e offre ai gendarmi un portamonete ma viene additata e redarguita. Il vagabondaggio è il crimine di non avere un tetto per ripararsi né un focolare per scaldarsi. Sul muro grigio, sono attaccati due cartelli, uno annuncia un ballo, l’altro una vendita all’asta. Essi rimandano al mondo dorato che si sta arricchendo anche grazie alla “fiumana” di diseredati che aumenta. Il quadro, così dissonante dagli altri, sembra un monito per il nostro tempo.
Per Manet e la Parigi moderna sono previste proposte didattiche e culturali per adulti e bambini organizzate da Ad Artem.
Palazzo Reale, Milano
Dal 08/03/2017 al 02/07/2017
Lun: 14:30 – 19:30
Mar: 09:30 – 19:30
Mer: 09:30 – 19:30
Gio: 09:30 – 22:30
Ven: 09:30 – 19:30
Sab: 09:30 – 22:30
Dom: 09:30 – 19:30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
(esclusa prevendita) Intero € 12 / Ridotto € 10 studenti, gruppi, over 65, disabili, Card Musei Lombardia Milano e convenzioni / Ridotto scuole € 6 (valido anche per gruppi organizzati da Touring e FAI) / Famiglie: adulto € 10, ragazzi € 6 (per 1 o 2 adulti + ragazzi da 6 a 14 anni) / BIGLIETTO REGALO/OPEN € 14 + € 2 prevendita Il biglietto è valido fino a venerdì 23 giugno 2017