Onde Pixel – Lo Sguardo di… Miguel Chevalier In mostra all’UniCredit Pavilion dal 26 luglio al 28 agosto 2016

In una Milano che cambia pelle sulla scia dell’Expo, l’UniCredit Pavilion, progettato da Michele De Lucchi nel cuore del quartiere di Porta Nuova, si pone come crocevia culturale, spazio di incontro e dialogo col territorio, mantenendo sempre una vocazione internazionale. Il palinsesto proposto in questo primo anno, nella sua grande diversificazione culturale, è stato contraddistinto da apertura a contaminazioni, sperimentazioni, innovazioni legate alle nuove tecnologie. Come la mostra inaugurata il 26 luglio 2016, aperta gratuitamente al pubblico sino al 28 agosto, Onde Pixel – Lo Sguardo di… Miguel Chevalier.
Gli artisti sono rappresentanti della loro epoca: lo erano i futuristi, che esprimevano il mondo industriale e la sua velocità; quelli della pop art, espressione della società dei consumi. Lo è Chevalier, che trova nel digitale uno strumento per rigenerare l’idea di pittura, spazio e interazione con gli spettatori ma anche con la musica, scritta per questa mostra, da Jacopo Baboni Schilingi.
Miguel Chevalier, pioniere dell’arte virtuale, nato nel 1959 a Città del Messico e residente a Parigi, si è dedicato esclusivamente ai computer intesi come mezzo di espressione artistica. Ha realizzato numerose mostre e installazioni per musei, spazi culturali e festival internazionali in tutto il mondo, come il Filux Festival in Messico nel 2013, il Museo di Arte Moderna Céret (Francia) nel 2014, la Cappella del King’s College a Cambridge nel 2015.
La mostra offerta da UniCredit Pavilion presenta da una parte, una serie di sue creazioni che entrano in dialogo con alcune opere contemporanee selezionate tra quelle della Collezione d’Arte di UniCredit che ne conta circa sessantamila; dall’altra, sulle note della musica di Jacopo Baboni Schilingi, una sua istallazione digitale: una proiezione tecnologica pavimentale di sessanta quadri che si susseguono nell’arco di un’ora, un tappeto di forme e colori in movimento con cui interagire, che si modifica al passaggio di spettatori curiosi che abitano l’arte di questo visionario creatore di ecosistemi. Chevalier suggerisce di camminarci sopra vivendo l’opera, immergendosi in essa, non stupendosi perchè funziona ma gioendo perchè funziona. L’istallazione infatti esiste anche senza il pubblico, ma è con il pubblico che si anima, acquista cioè un’anima che rimanda a quella della nostra società, ai suoi flussi, alle sue reti sociali. É un invito a buttarsi nella vita, ad interagire con gli altri, a provare comunque a scegliere una direzione non lasciandosi spaventare da quel tappeto vitale che si destruttura al passaggio di altri, facendosi beffa delle nostre aspettative.
L’interazione è anche con la musica di Jacopo Baboni Schilingi, nato a Milano nel 1971 e residente a Parigi, che combina musica, immagini, architettura e interazione con il pubblico. Interessante è seguire il percorso della scrittura della sua musica, eseguito sino al 2007 al computer. Poi, l’intuizione che questo modo leggero, veloce nello scrivere e nel cancellare l’errore, andasse ad incidere non solo sulla scrittura, ma sul processo creativo della musica stessa amputandolo quasi, di una componente umana cognitiva e di una attività corporale di scrittura manuale. Per recuperare entrambe, Jacopo ha sentito l’ esigenza di tornare a scrivere a mano. E lo ha fatto su una materia viva, carnale: il corpo di modelle e modelli. Scrivere musica sulla pelle vuol dire entrare già in una dimensione musicale di sintonia con un corpo, sentire la responsabilità, condividerne i respiri, le imperfezioni, l’intimità.
Onde Pixel – Lo Sguardo di… Miguel Chevalier
UniCredit Pavilion, Piazza Gae Aulenti, 10 – Milano
Dal 26 luglio al 28 agosto 2016
Orari: martedì-domenica, 10.00 – 19.00
Ingresso libero
Per info: www.unicreditpavilion.it
Numero Verde 800 184949