Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei

Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei è la mostra in programma a Palazzo Reale di Milano dal 31 luglio 2015 al 10 gennaio 2016. Presenta vasi dipinti, terrecotte votive, statue, affreschi e oggetti di lusso come argenterie e monili aurei che hanno ad oggetto la rappresentazione della natura nei suoi vari aspetti e l’atteggiamento dell’uomo antico verso di essa.
Sono circa 180 opere d’arte greca, magnogreca e romana, raggruppate in modo tematico e cronologico (dal VIII sec. a.C. al II sec. d.C), provenienti da musei italiani e internazionali fra cui il Museo Archeologico di Atene, il Kunsthistoriches Museum di Vienna e il Louvre di Parigi. La mostra, pur non essendo vasta, ha il pregio di costituire un momento di riflessione sul nostro passato poiché mette in luce l’influenza della natura sulla cultura occidentale e sulle sue origini. Per questo è stata ideata in occasione di Expo 2015.
Essa si apre con una statua di Dioniso, dio del vino, che ha regalato l’uva all’uomo. É una immagine tradizionale, che raffigura il dio con l’uva, il bastone (tirso) con in cima la pigna, simbolo di fertilità ed abbondanza, l’edera, simile alla vite, ed una pantera, simbolo della natura selvaggia. Poichè i capolavori dei grandi maestri delle scuole pittoriche greche sono andati perduti, sono principalmente i grandiosi vasi dipinti greci e magnogreci pergiunti a noi perchè deposti nelle tombe come corredo funebre, ad accompagnarci nella prima parte della mostra. Su di essi, inizialmente, è il mare a venir dipinto; poi sono i pesci stessi, fra cui i delfini, a divenire simbolo del mare.
Tra le opere esposte ricordiamo gli splendidi affreschi di Ercolano e Pompei (Tomba del Tuffatore di Paestum), che rappresentano i frutti, il vasellame, gli animali, affiancati ad oggetti d’arredo, come piccole sculture e puteali che ornavano gli spazi verdi ed erano riprodotti nelle pitture; il famoso Vaso Blu del I secolo d.C. di Pompei; la splendida statua di Trittolemo di Capua; i vasi a figure rosse del IV secolo a.C.; le lastre votive (pinakes) di Locri, splendidi esempi di bassorilievi in terracotta di V e IV secolo a.C. che rappresentano magnifiche raffigurazioni delle divinità della vite e del grano. Sin dalle prime sale, emerge un sentimento di gratitudine dell’uomo antico verso la natura e gli dei, che gli hanno regalato la vite per il vino (Dioniso), il grano per il pane (Demetra) e l’ulivo per l’olio (Atene, in onore della quale viene anche fondata una città). Egli si sente debitore verso la natura che gli offre riparo (grotte) e cibo (pesci). Siamo lontani dallo spirito narcisista dell’uomo moderno, dalla sua odierna arroganza che fa si che si senta auto generato.
Il progetto espositivo è promosso dal Comune di Milano – Cultura, insieme all’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Salerno, il Museo Archeologico di Napoli e la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ed è prodotto e organizzato da Palazzo Reale con la casa editrice Electa.
La mostra, che offre una visione articolata della rappresentazione della natura nella storia figurativa del mondo antico, è curata da Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo. Ha il patrocinio del Mibact, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
L’allestimento è a cura di Francesco Venezia.
Palazzo Reale, Piazza Duomo 12 , Milano ,
orari
lunedì 14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì
e domenica 9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30-22.30
il servizio di biglietteria chiude
un’ora prima della chiusura
ingresso
intero 12 euro (comprensivo di audio guida)
ridotto 10 euro (comprensivo di audio guida)