RESPIRI | L’esordio alla regia di Alfredo Fiorillo
La recensione di Respiri
Francesco (Alessio Boni), un ingegnere quarantenne, dopo una misteriosa disgrazia si ritira a vivere in un paese sul lago d’Iseo. Con la figlia ancora piccola occupa l’antica villa di famiglia, una magnifica costruzione liberty lambita dalle acque. Nella grande casa vi è anche un’altra misteriosa persona, di cui si percepisce soltanto l’eco del respiratore che la tiene in vita ed altre presenze inquietanti che renderanno davvero complicato il soggiorno di Francesco nella casa.
E’ questa la trama di Respiri, film indipendente che si guadagna spazio in una stagione cinematografica ormai agli sgoccioli e che segna l’esordio alla regia di Alfredo Fiorillo.
Un debutto che, a guardare il cast, sembrerebbe bagnato dalla buona sorte vista la presenza di Alessio Boni e Pino Calabrese, nonché il ritorno sulle scene di Eva Grimaldi e l’amichevole partecipazione dell’eterna Milena Vukotic, ormai avvezza alla programmazione indie italiana (vedi Orecchie). Un cast tecnico che si arricchisce poi anche delle musiche di Teho Teardo, fatto non da poco se si aspira a metter su un thriller di impianto psicologico.
Ma un buon libro non si giudica mai dalla copertina. Figuriamoci i film dalla locandina!
E così ciò che sarebbe dovuto essere esuberanza, libertà espressiva, lotta al ricatto delle film commission , anche in Respiri diventa soltanto l’ennesima occasione sprecata.
Il triplo salto carpiato della produzione per mettere assieme i pezzi, resta infatti un dietro le quinte interessante da analizzare – forse è ciò che davvero desta più curiosità in questa operazione -, e lascia l’idea di una performance perfetta, senza schizzi e sbavature, effettuata però senza un pubblico che guarda.
Giustissima l’intuizione di riproporre il cinema di genere, questione morale che a dire il vero va ormai avanti da dopo l’affaire Jeeg Robot, ma anche Fiorillo sembra essere caduto nella trappola in cui altri colleghi semi-esordienti erano già incappati (si veda Le verità di Giuseppe Alessio Nuzzo).
Allora in questi casi lo spettatore, uscendo dalla sala, potrebbe chiedersi: «sì, ma allora?».
Perché con tutte queste bellissime premesse, questi intenti, questi salti olimpionici, questo coraggio (sottolineato in rosso vermiglio), questa scelta attenta delle location (bellissime le ville in cui si consuma la sinossi), cos’è alla fin fine il cinema se non ha come base una bella storia da raccontare?
Perché raccontare un thriller senza poggiarsi sugli stilemi del genere è come vendere aria fritta, è rischiare di convertire il coraggio in saccenza.
Allora sì che il confine tra Respiri, borbottii e sospiri diventa sottile, diventando il vero leitmotiv del film.
Peccato!
Voto: 5/10
Scheda Tecnica di Respiri
TITOLO: Respiri
REGIA: Alfredo Fiorillo
SCENEGGIATURA: Alfredo Fiorillo e Angela Prudenzi
DURATA: 87′
GENERE: Thriller
PAESE: Italia, 2017
CASA DI PRODUZIONE: L’age d’or
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Europictures
MUSICHE: Teho Teardo
MONTAGGIO: Emanuele Bosco
CAST: Alessio Boni, Pino Calabrese, Milena Vukotic, Elena Grimaldi, Lidiya Liberman