La riserva di Vivara riaperta al pubblico
Finalmente, dopo anni di attesa, è stato oggi riaperta al pubblico l’isola di Vivara. La piccola oasi di terra, collegata a Procida da un ponte, sarà visitabile da ora in avanti ogni fine settimana, per tre giorni consecutivi, dal venerdì alla domenica dalle 10,00 alle 15,00 con prenotazioni. L’escursione sull’isolotto sarà consentito, per ragioni di sicurezza, a gruppi di 30 persone per volta. Le scolaresche potranno invece visitare l’isola dal lunedì alla domenica sempre con prenotazione.
La riapertura è stata possibile dopo l’innalzamento della ringhiera di oltre 10 metri per renderla a norma e rendere il passaggio agevole e sicuro. Eliminato il cancello in via Santa Margherita, dopo 40 anni, l’isola è ora visitabile nei suoi sentieri principali,tranne per la parte interessata dagli scavi archeologici, dove si sta lavorando con l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli.
L’isolotto non è ancora un demanio pubblico. Si spera che in un futuro non lontano lo diventi – A gestire l’oasi è attualmente la Fondazione Albano Francescano.( ospedale di Procida) Lunga circa 3 Km con una forma a mezza luna, Vivara è sottoposta alla giuristizione amministrativa al Comune di Procida. Verso la metà del XVIII secolo, il re Carlo III di Napoli fece dell’isola una sua riserva di caccia. Nel 2002 con decreto ministeriale, Vivara è diventato una riserva naturale statale e sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale nell’ambito della rete Natura 2000.
“E’ un grande risultato. Ci impegneremo a tutelare e proteggere questa riserva, finalmente visibile a tutti” – ha detto Antonio Carannante, assessore del Comune di Procida.
L.R.