Il delitto avvenne la sera del 16 ottobre 2012, quando, per errore, Salvatore Baldassare fece fuoco contro il malcapitato giovane, uccidendolo sul colpo.
I carabineri lo hanno trovato ed arrestato in una villetta a Marianella, quartiere della periferia di Napoli. Cosi finisce la lunga latitanza di Salvatore Baldassare 30 anni, componente del clan Abete – Abbinanteo , presunto esecutore materiale dell’omicidio del giovane Lino Romano, ammazzato per errore la sera del 16 ottobre 2012, quando questi si apprestava a disputare una partita di calcetto con i suoi amici.
Al momento della cattura, eseguita dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli, Baldassare era in possesso di documenti falsi e di una pistola semiautomatica.
Il giovane, spavaldo e sorridente all’uscita della Caserma dei Carabinieri, non ha mancato di mandare baci alla sua ragazza. ” Quando inizio a sparar non mi fermo più” sono le brevi parole che Baldassare disse ad un componente del clan, subito dopo l’uccisione del giovane Romano.
“Catturare l’esecutore materiale di questo delitto significa far vincere la giustizia – ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, colonello Marco Minicucci. L’operazione – ha spiegato Minicucci – vede tutt’ ora impegnati tra Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza, 400 unità nell’area intorno ai quartieri di Scampia, Secondigliano e altre zone limitrofe. Soddisfatto della cattura del killer Baldassare è anche il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri che ha detto: ” Spero che paghi le colpe fino in fondo.”
G.R.
13 marzo 2013