Tema della sesta edizione, in corso di svolgimento alla Mostra d’Oltremare: ” il futuro urbano”.
Entra nel vivo la sesta edizione del “World Urban Forum,” la più importante conferenza internazionale istituita e organizzata, con cadenza biennale da UN – Habitat, l’agenzia delle Nazioni Unite, in corso di svolgimento nei padiglioni allestiti nella Mostra d’Oltremare di Napoli. Teme principale del meeting internazionale sarà soprattutto la città: la sua pianificazione, in un contesto produttivo che tenga soprattutto conto dei cambiamenti climatici e del miglioramento della qualità della vita in un prossimo futuro. Alla cerimonia d’apertura hanno partecipato, stamane, il Vice Ministro degli Affari Esteri, Staffani che ha dato il via con un colpo di martello alla sesta edizione, organizzata in collaborazione con il Governo Italiano, la Regione Campania, il Comune di Napoli e la Provincia.
Al forum che si svolge ogni due anni in una città diversa, partecipano esperti di tutto il mondo. I partecipanti provenienti da 50 paesi, saranno tantissimi. ” Dobbiamo riportare lo sviluppo urbano al centro dell’agenda. Le città sono luoghi di battaglie per l’inclusione sociale, motore di crescita economica” ha detto Filippo Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica, presente alla cerimonia d’apertura. Le basi di partenza della sesta sessione del “World Urban Forum”che terminerà i lavori alla Mostra il 7 settembre, saranno le discussioni tenutesi a Rio +20 nel 2010, dove è stato sottolineato lo sviluppo sostenibile delle grandi città, sempre più affollate con il passar degli anni. In breve tempo, la popolazione globale urbana passerà infatti dal 50% di oggi al 70% in poco più di una generazione. C’è quindi bisogno di collaborazione per costruire un futuro urbano migliore con città più democratiche, umane, per migliorare la vita di 100 milioni di abitanti della baraccopoli entro il 2020, garantendo, nel contempo, adeguate infrastrutture come strade, telecomunicazioni, sistemi di trasporto urbano e interurbano supportati da meccanismi finanziari e norme. Non bisogna poi dimenticare il nuovo consumo energetico più pulito, che salvaguardi la salute e il territorio. ” Abbiamo bisogno di pensare alle città in modo positivo”- ha detto in una recente intervista Joan Clos, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo di Un- Habitat
Luigi Rubino
3 settembre 2012