La sua intenzione era ricompattare il clan, ma non c’è l’ha fatta. Le forze dell’Ordine di Caserta lo hanno bloccato e arrestato a San Cipriano d’Aversa, nell’abitazione del fratello Antonio, detto ” o ninnò” capo clan dei “Casalesi”. Giuseppe Iovine, 50 anni, è cosi finito in manette, insieme ad un altro esponente malavitoso del gruppo, Nicola Fedele di 31 anni.
Da tempo, secondo quanto emerge dalle indagini, Giuseppe richiedeva, con la collaborazione di Nicola Fedele (questo è il nome dell’altro arrestato), il pizzo ai commercianti ed imprenditori del Casertano con cifre fino a 1000 euro, a nome del boss Antonio, catturato dalla polizia due anni fa ed ora in galera. Durante l’interrogatorio, le vittime hanno sempre negato di aver avuto minacce estorsive se non avessero pagato, tanto che la somma richiesta da Iovine, veniva considerata un semplice e piccolo prestito di routine. L’accusa per i due arrestati è di estorsione continuata aggravata nel metodo mafioso.
A. R.
6 luglio 2012