Sentenza Eternit di Bagnoli. Negato risarcimento per ex operai amianto
Sit in di protesta sabato 22 novembre davanti alla Prefettura di Napoli.
C’è sgomento e delusione a Napoli tra le famiglie delle vittime e dei superstiti, dopo la sentenza Eternit di Bagnoli, emessa dalla Corte di Cassazione che ha negato il risarcimento, per gli ex esposti all’amianto, sostanza ad alto rischio cancerogeno. Sulla decisione assurda presa dalla Cassazione molto critica è la posizione dei tre sindacati, Cgil, Cisl e Uil che insieme all’associazione ” Mai più amianto” hanno organizzato per sabato 22 novembre un sit-in davanti alla Prefettura del capoluogo campano per rivendicare giustizia, bonifica, risarcimento e sorveglianza per gli ex operai esposti all’amianto. Il problema, ricorda una nota delle tre confederazioni sindacali, è una ferita profonda che ha inatteso qualsiasi aspettativa, soprattutto quelle delle famiglie delle vittime che dall’aprile del 2009, mese di inizio del processo, aspettavano solo giustizia, che purtroppo non è arrivata. I morti di amianto, precisa Cgil, Cisl e Uil dal 1939 al 1985 sono stati oltre 2 mila ed ancora oggi, a distanza di anni, si avvertono le conseguenze con casi rilevanti di malattie incurabili tra la popolazione tra cui l’asbestosi che colpisce i polmoni e il mesotelioma, tumore che prende origine in quattro zone del nostro corpo: torace, addome, in alcuni casi nella cavità attorno al cuore e nella membrana che riveste i testicoli.
L. R. Redazione Napoli
20 novembre 2014