NAPOLI -“Il foro di entrata è anteriore, mentre il foro di uscita è posteriore” questa è la prima versione fornita dall’avvocato della famiglia del giovane Bifolco, ucciso giorni fa a Napoli, nel corso di un inseguimento al Rione Traiano, dopo la prima fase fase dell’autopsia al ragazzo. “La linea quasi orizzontale percorsa dal proiettile è compatibile con quanto hanno dichiarato i testimoni”. I periti che seguono la dinamica del fatto sono d’accordo. Altre valutazioni precise comunque cancelleranno ogni dubbi – ha spiegato Fabio Anselmo, avvocato della famiglia del giovane ucciso. L’ esame autoptico sul corpo del ragazzo è stato eseguito all’obitorio dell’Istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli alla presenza del carabiniere indagato per omicidio colposo e dei periti nominati dalla famiglia di Bifolco. ” Non ci sono elementi che smentiscano la ricostruzione data dal mio assistito” – ha detto Salvatore Pane, il legale chiamato a difendere il carabiniere. E’ confermato che il colpo – è partito accidentalmente. Il carabiniere – precisa Pane – è inciampato. Non ci sono elementi che smentiscono la ricostruzione fatta dal mio assistito.” Per Vittorio Fineschi, perito nominato dai familiari del ragazzo, determinante nelle indagini sarà la tac.
G.R. – redazione Napoli
10 settembre 2014