Una fabbrica per il confezionamento di oli combustibili è stato scoperta dai Carabinieri in un bunker costruito in un piano interrato di un palazzo a Villa Literno, nel Casertano. Il proprietario 51enne dell’immobile, che alla richiesta dei militari non ha fornito i documenti per le autorizzazioni dei locali, è stato denunciato per frode in commercio e violazione normativa in materia di lavoro. Il bunker, composto da un monolocale abusivo e un bagno, era accessibile tramite una botola nascosta sul pavimento con un meccanismo idraulico che consentiva di raggiungere un corridoio sotterraneo lungo ben 25 metri e largo 2 metri. L’ipotesi è che il nascondiglio di via Fellini, a poca distanza dall’abitazione del boss Setola, sia stato usato da Giuseppe Setola, esponente di primo piano dell’ala stragista del clan dei Casalesi, attualmente in carcere e condannato ad otto ergastoli per 15 omicidi. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato numerose confezioni di latta da riempire ed un apparecchio utilizzato per la presenza di microspie ed una paletta rinfrangente. Il nascondiglio disponeva, inoltre, di una lampada e di un tubo di areazione, in grado di poter ospitare persone senza pericolo di asfissione. Secondo le prime indagini portate avanti dalla Direzione Distrettuale di Napoli, l’olio veniva acquistato in Germania e portato a Casal di Principe, dove con marchio contraffatto di note marche, veniva venduto in zona a prezzi inferiori, forse su imposizione della malavita organizzata.
Redazione Napoli
7 agosto 2014