Maxi sentenza contro i “Casalesi.” 300 anni di carcere per 35 esponenti del clan casertano

Duro colpo dello Stato alla malavita organizzata. La prima sezione del tribunale di S. Maria Capua Vetere ( Caserta), presieduta da Raffaello Magi, ha emesso una maxi sentenza per un totale di 300 anni di carcere nei confronti di 35 persone appartenenti al clan dei Casalesi di Casal dei Principi ( CE). Tra i condannati c’è il capo clan Giuseppe Setola detto ” o cecato” che dovrà scontare, 29 anni di galera per associazione camorristica, estorsione, tentativo di omicidio e detenzione illegale di armi. Per il noto capo clan camorristico, il p.m aveva, invece, chiesto 30 anni di reclusione. Setola, condannato per associazione camorristica, estorsione, tentativo di omicidio e detenzione illegale di armi, sta già scontando tre precedenti condanne all’ergastolo, una delle quali si riferisce alla strage di Castevolturno avvenuta tre anni fa, nella quale furono uccisi 6 immigrati e il gestore di una sala giochi.
Tra le altre sentenze spiccano quelle di Francesco Bidognetti detto “Cicciott’ e Mezzanotte, ” capo dell’omonima fazione del clan dei Casalesi, condannato a 9 anni di carcere, invece dei 20 richiesti dalla Dda di Napoli, Alessandro Cirillo ( 20 anni di reclusione), protagonista, con Setola, della strage di Castevolturno. I giudici hanno escluso per tutti i 35 imputati l’aggravante del metodo terroristico, ma dovranno pagare 50mila euro di spese al Ministero dell’Interno, che si era costituito parte civile, 250 mila euro al Comune di Ducenta, luogo di omicidi commessi dal clan nel passato e 5 mila euro alle associazioni antirachet. La sentenza è stata accolta tra urla, minacce e proteste dei condannati nei confronti dei presenti in aula, in particolare dei giudici e degli organi di informazioni.
di G.P.
27 ottobre 2011