La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha eseguito due ordini di cattura in carcere nei confronti del 53enne Raffaele Cantone e di Giuseppe Terracciano, 54 anni e sequestrato un’ azienda agricola. Si concludono così le lunghe indagini sull’omicidio di Luigi Caiazzo avvenuto nel ’92 a Villa Literno in una sparatoria tra bande camorriste. Le indagini, archivate in quel periodo, e poi riaperte dopo più di vent’anni, grazie ad alcuni collaboratori di giustizia, sono riusciti a stabilire le varie fasi dell’omicidio che allora portarono alla morte del camorrista Caiazzo. A sparare quest’ultimo, in pieno volto, fu Cantone. A preparare l’omicidio, con un abile strategemma, fu invece Terracciano che attirò la vittima in una masseria. Il corpo di Caiazzo, ricordiamo, non venne mai trovato. Cantone è anche indagato dell’omicidio di Giuseppe Caiazzo, padre di Luigi e del ferimento di Angelo Pietoso, subito dopo l’omicidio.
Il sequestro dell’azienda bufalina di proprietà di uno degli arrestati, nella quale venne ucciso Luigi Caiazzo e dell’impresa di alllevamento di cavalli intestata al convivente di quest’ultimo indagato e conti correnti riferibili, nasce da misura cautelare, dopo che la polizia giudiziaria sentiva dire alla donna di avvisare il commercialista di vendere tutto e vedere quest’ultimo firmare in bianco un blocchetto per assegni a lui intestato con l’evidente obiettivo di azzerarlo.
Redaz. Napoli
28/10/2013