Ancora allarme in Campania: scoperta in un campo di coltivazioni a Caivano ingente quantità di rifiuti tossici pericolosi
Ci crescevano ortaggi, in modo particolare cavoli, ma scavando con le ruspe in un’area di terreno alla periferia di Caivano, piccolo comune a pochi chilometri da Napoli, gli agenti della Forestale hanno scoperto un’ingente quantità di rifiuti tossici, altamente pericolosi, scarti industriali, fibre di amianto, scorie di fusione di vetro. Il materiale è stato trovato nel perimetro denominato “ terra dei fuochi”ricoperto da una cinquantina di centimetri di terra. La rilevazione è stata possibile anche grazie ad un attento monitoraggio della zona avvenuto dall’alto con l’ausilio di alcune foto scattate dagli aerei del Corpo forestale coordinati dal primo dirigente Sergio Costa e del nucleo Investigativo, che hanno accettato che quella zona veniva sfruttata in particolare per la coltivazione dei finocchi e poi riutilizzato per le successive produzioni.
“ Sembra di stare nell’anticamera dell’inferno – ha detto Costa, primo dirigente della Forestale – che ha poi aggiunto: “Il materiale, tossico era ben drenato tanto è vero che si trovava ormai ad una profondità di 3 – 4 metri in un’area di ben 70 mila metri quadrati “. Tutto questo è andato avanti per anni senza che nessuno se ne accorgesse, con il rischio che molti di quei prodotti, coltivati sulla terra dei veleni, siano stati immessi sul mercato e molto probabilmente già ingeriti dai consumatori con grave rischio per la salute.
G.R. Redazione Napoli
11 luglio 2013