Sequestrate nel Casertano bufale vaccinate infette da “brucellosi”
Circa 180 bufale di alcuni allevamenti nella provincia di Caserta sono stati sequestrati dalla Comando provinciale della Guardia forestale, in collaborazione con il Nucleo agroalimentare e agroforestale di Roma. Nell’operazione, avviata su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere denominata ” Bufale sicure,” si è accertato che i capi di bestiame erano stati sottoposti a dosi elevate di vaccino per nascondere alcune malattie infettive, tra cui la brucellosi, ai controlli sanitari delle bestie. La truffa andava avanti ormai dal lontano 2000, quando gli allevatori hanno incominciato a sfruttare a pieno le bufale per ricavarne quanto più latte possibile, procedendo al loro abbattimento, al solo scopo di elargire i previsti contributi dall’Unione Europea. Su ottocento campioni di sangue prelevati dagli animali è emerso anche che il vaccino era stato iniettato anche a bufale adulte, nonostante che l’Unione Europea prevede che la soministrazione del medicinale venga somministrato solo a soggetti in età compresi tra i 6 e i 9 mesi come del resto prescrivono anche i protocolli delle Asl locali. ” Non c’è comunque allarme. La brucellosi è stato spiegato viene in effetti eliminata con la pastorizzazione del latte, anche se la presenza del batterio negli allevamenti e nei luoghi di lavorazione del latte infetto può sempre essere un grave pericolo soprattutto per gli operatori che manipolano il latte prima della pastorizzazione. In via precauzionale, tutte le bufale sequestrate saranno comunque sottoposte a controlli nel centro specializzato Zooprofilatico di Teramo.
Gigi Rubino
31 maggio 2013