“Lungomare di Bagnoli, una grande risorsa per una spiaggia pubblica”… Convegno a Napoli
“Il lungomare di Bagnoli, una grande risorsa pubblica” è il tema della due giorni ( 10- 11 maggio) in corso di svolgimento a Napoli, nell’aula magna di Ingegneria in piazzale Tecchio, a Fuorigrotta. L’iniziativa è organizzata dal Comitato “una spiaggia per tutti” ed è patrocinata dal Comune di Napoli, in collaborazione con l’ Ajuntament de Barcellona. Alla giornata inagurale di oggi sono intervenuti: il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, Francesco Soler, agentament de Barcellona che ha illustrato come l’amministrazione comunale catalana ha recuperato e gestisce le spiagge pubbliche cittadine, gli assessori del Comune di Napoli, Luigi De Falco ( Urbanistica) e Antonella Di Nocera ( turismo). Alla dibattito hanno inoltre partecipato: Lele Nitti, promoter eventi musicali, Sergio Spartano, vice presidente del Federalalberghi di Napoli e Alessandro Migliaccio, docente di storia all’IPSEOA ” Rossini” di Bagnoli. Ha coordinato i lavori, Massimo Di Dato, esponente del Comitato.
” Come Comitato – ci ha detto Di Dato – noi chiediamo che venga portata avanti la delibera d’iniziativa popolare approvata lo scorso 25 settembre, sostenuta da 14 mila firme che impegna l’amministrazione comunale a destinare ad uso balnerare gratuito tutto il litorale ( 20 km di costa) tra Nisida e La Pietra. E’ inconcepibile che una città come Napoli con tanto mare, non abbia spazi liberi di accesso al mare che possano produrre occupazione, elevando la qualità della vita dei cittadini anche con la realizzazione di un gran “parco verde”.
” Come amministrazione comunale – ha detto ai nostri microfoni l’assessore al turismo del Comune di Napoli, Antonella Di Nocera – abbiamo sempre condidiviso questo progetto, anche perchè una città di mare deve avere una spiaggia pubblica con i suoi adeguati servizi, come avviene in altre luoghi come per esempio a Barcellona. I cittadini devono essere consapevole che questa è la via da seguire per portare avanti progetti validi a tutto interesse della collettività e del turismo nella nostra città.”
Bagnoli- ha invece aggiunto il sindaco di Napoli, De Magistris – non è solo una questione cittadina, ma anche nazionale. Il Governo deve starci vicino. Incontrerò la settimana prossima il ministro Orlando martedi prossimo. Bagnoli non può aspettare ed ha diritto alla bonifica, alla spiaggia pubblica e agli spazi da restiuire ai cittadini. Non dobbiamo consentire nessuna speculazione. Come Barcellona che ha un rapporto ormai stretto tra mare e spiaggia, anche Napoli vuole appropriarsi del suo mare delle sue spiagge, anche perchè sono moltissimi i cittadini che non hanno la possibilità economica di trascorrere le vacanze lontano da Napoli.”
Il convegno ha poi vissuto momenti interesanti, quando Francesco Soler, attraverso varie diapositive, ha illustrato ai presenti come Barcellona in poco tempo sia riuscita ad offrire alla città una spiaggia pubblica di oltre 7 chilometri, dotata di ogni confort e sicurezza e che richiama oltre 3 milioni e mezzo di visitatori ogni anno, costituendo un valido fattore per lo sviluppo economico e civile. Nel sua relazione, Soler ha posto in rilievo i grandi cambiamenti della città, che può avvalersi di ben 10 spiagge libere, alcune con strutture artigianali, eliminando in pochi anni, con la costruzione del Villagio Olimpico del 1992, le numerose baracche esistenti, ponendo in essere una gestione tra pubblico e privato, predisponendo ampi servizi per il controllo delle acque, il fondale marino delle spiagge di Bogatell e Marbella, la vigilanza con l’installazione di torri di controllo, spazi per giochi infantili e lo sport, altoparlanti, pannelli di informazione, contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti e altri servizi, come quello della pulizia totale delle spiagge con acqua lanciata da potenti cannoni.
” Il piano Regolatore del litorale di Bagnoli, è il primo obiettivo e non può essere messo in discussione – ha ribadito l’assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Luigi De Falco. Poi la città ha tante aree da recuperare, partendo da oriente con il rilancio di S. Giovanni a Teduccio, il porto, il Molo di S. Vincenzo, il litorale di Mergellina e Posillipo, dove è sempre stato negato ai napoletani di scendere liberamente a mare”.
servizio di Luigi Rubino
10 maggio 2013