17 Maggio, giornata mondiale contro l’omofobia. Le parole di Napolitano

di Francesco Coppola
Il 17 Maggio è la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia. In questa data, ventuno anni fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Dal 2007, ogni anno, si festeggia questa ricorrenza per sensibilizzare la popolazione e cercare di contrastare i continui abusi che subiscono quotidianamente determinate fasce di persone per le loro inclinazioni sessuali.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto nella giornata di oggi al Quirinale le associazioni degli omosessuali insieme al ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e alla deputata del Pd Anna Paola Concia. Il presidente, attraverso un comunicato letto dal presidente della Camera Gianfranco Fini, ha fatto sapere che: “Non bisogna sottovalutare i rischi che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica […] L’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente. In altri Paesi democratici, persone che hanno dichiarato i loro orientamenti omosessuali hanno potuto raggiungere posizioni di grande rilievo, ricoprire alte cariche anche pubbliche”. Il presidente ha inoltre precisato che tali atteggiamenti discriminatori: “contrastano con i dettami della nostra Costituzione e della Carta dei Diritti fondamentali della Ue”.
Soddisfatte al termine della giornata le molte associazioni che, per la prima volta, si sono viste ricevere al Quirinale. Tra le numerose associazioni presenti sono da enumerare Arcigay, Arcilesbica, Circolo Mario Mieli, Di gay project, Mit, Agedo, Famiglie arcobaleno, I-kan, Rete Lenford, Gaylib.
Imma Battaglia, attivista storica del movimento che lotta contro le discriminazioni, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo l’incontro: “Il presidente Napolitano si è detto onorato di averci e ci ha ricordato che è suo compito istituzionale accogliere le istanze importanti della società. Ha anche chiesto l’impegno del Parlamento ad andare avanti nel lavoro sulle leggi contro l’omofobia, senza contrapposizione tra i partiti ma con senso di responsabilità. Il capo dello Stato ha detto chiaramente che però da sole le leggi non bastano ma è importante anche il lavoro dei media, che devono insieme alla scuola far sì che si cambi la conoscenza di questo mondo”.