Aborto: crescono i medici obiettori di coscienza
Dalla relazione 2012 sulla legge 194, meglio conosciuta come legge sull’aborto, presentata quest’oggi in Senato e firmata dal ministro Balduzzi, emerge un dato inaspettato: il numero di ginecologi obiettori è aumentato esponenzialmente.
Le regioni dove la crescita è stata più alta sono la Basilicata, il Molise e la Campania dove si registra una media del 85% di obiettori sul totale dei ginecologi. Stesso discorso vale per gli anestesisti, sono sempre di più, sopratutto al sud però, dalla Toscana alla Val d’Aosta invece la media degli obiettori di coscienza non supera il 27%, mentre è in Sicilia che si registra il maggior numero di aderenze con l’86%.
Ricordiamo ai nostri lettori che nel 2011 si sono registrate in Italia 109.538 interruzioni volontarie di gravidanza, un calo del 5% rispetto al 2010 quando ne furono registrate 115.981. Inoltre più di una donna su tre che ricorre all’interruzione volontaria di gravidanza è straniera, si tratta 34,2% .
Infine è stato appurato che sono in aumento gli aborti con la pillola Ru486: nel 2010 è stata usata nel 3,3% del totale delle interruzioni volontarie di gravidanza, per un totale di 3.836 casi, mentre solo nel primo semestre del 2011 il numero di aborti con Ru486 è già di 3.404. Statisticamente, le donne che per abortire scelgono la pillola Ry486 sono più istruite, sono italiane, nubili e di mezz’età.
Enrico Ferdinandi
9 ottobre 2012