Occupy Wall Street, arresti e feriti a Zuccotti Park

Occupy Wall Street, il movimento di protesta pacifico, nato con lo scopo di sovvertire il sistema del capitalismo finanziario e di riorganizzare la società in chiave egualitaria, è ritornato nel suo luogo di partenza, Zuccotti Park. Con esso, però, sono ritornati anche feriti e arresti, nonostante la vena pacifista dei suoi indignati.
Doveva essere un evento per ricordare i sei mesi dalla nascita del movimento; un momento per festeggiare i 180 giorni dal primo presidio in Zuccotti Park, da dove centinaia di manifestanti furono sgomberati a novembre, e per gridare al mondo intero “siamo ancora qui”. Si è trasformato, invece, in un momento di disagi e confusione.
L’intervento della polizia è giunto poco prima della mezzanotte locale dopo diverse ore di manifestazioni e marce di protesta attraverso il distretto finanziario di New York e nella zona meridionale di Manhattan. Decine sono state le persone portate via in manette, anche se la polizia non ha fornito cifre precise sugli arresti. Tre donne tra i manifestanti sono rimaste ferite in maniera lieve. Già nel pomeriggio, inoltre, erano state fermate una quindicina di persone e annunciato il ferimento di tre agenti di polizia.
Quella che era stata presentata da Michael Premo, portavoce del movimento, come “l’offensiva di primavera per far capire alla gente che Occupy Wall Street è tornato” è degenerata in una situazione inaspettata e non voluta. Il pacifismo che anima gli indignati di tale movimento è noto, ma i buoni propositi non sono bastati per evitare arresti e feriti. Sono passati pochi mesi, eppure sembrano lontane le immagini dei palloncini che volavano fino ai piani alti della Goldman Sachs per recapitare messaggi di protesta a chi, invece, si limitava divertito a scattare foto dal proprio cellulare da 800 dollari. Era sempre Occupy Wall Street, ma l’atmosfera era profondamente diversa da quella respirata nella giornata di oggi, in cui ciò che rimane è l’immagine delle ragazze medicate in loco su un’ambulanza e delle decine di persone portate via in manette.
Giuseppe Ferrara
18 marzo 2012