Caos sul canone RAI

Nasce da Parma la protesta contro la tassa per uffici e negozi che usano computer, tablet, smartphone e altri strumenti di natura tecnologica compatibile e adatta a ricevere il segnale tv e dunque trasmettere trasmissioni televisive. L’associazione nuovi consumatori, compie il primo passo raccogliendo firme attraverso una raccolta firme che sarà indirizzata al ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera.
I riscontri si contano momentaneamente a centinaia anche sui social network quali Facebook e Twitter, senza contare le numerose petizioni sparse nel bel paese. La richiesta del pagamento del canone senz’altro poco gradita, sbarca anche negli uffici e studi professionali, scuole piccole e medie aziende. Un insieme di ambienti professionali che si avvolgono dell’uso di questa apposita apparecchiatura solo a fini lavorativi. Il presidente nazionale di nuovi consumatori di Parma commenta con queste parole la situazione “ E uno scandalo, si tratta di un balzello dal sapore feudale che si rifà a un decreto regio introdotto in pieno governo mussolini e a una legge del 1999, che peraltro non è nemmeno chiara. Tra l’altro la richiesta è inviata tramite normale lettera e non raccomandata, il che lasica intendere la semplice presunzione relativa all’esistenza dell’apparecchio”. Delicatissimo poi controllare efficacemente su chi deve e non deve effettivamente pagare il canone . A tal proposito è fondamentale ricordare che solo la Guardia di Finanza, delegata dall’agenzia delle entrate, può effettuare controlli in tal senso, come la verifica dei regolari pagamenti delle tasse secondo le regole dello statuto dei contribuenti. Situazione al quanto anomala in quanto nemmeno il ministero, la polizia e gli addetti sanno esattamente chi debba pagare e chi no. La campagna è dunque a tutti gli effetti iniziata ieri e a partire dal 27 si raccoglieranno le firme che saranno recapitate a Corrado Passera. Neanche la rete sembra essere in armonia con la proposta firmata RAI. Basta dare un occhiata per rendersi conto di quanti siano gli utenti in completo disaccordo che si esprimono spesso attraverso un linguaggio colorito e diretto lasciando davvero poco spazio all’immaginazione. La parola chiave del grande dibattito infatti è proprio Raimerda.
Manuel Giannantonio
22 febbraio 2012