Dal 1 ottobre le bollette di elettricità e gas peseranno di più

Ottobre si apre all’insegna dei rincari: +5,4% per il metano e +1,7% per l’elettricità. Così ha deciso l’«Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico» nell’aggiornamento trimestrale. Per il gas complici le tensioni sui mercati legate ai rialzi stagionali della materia prima e alla crisi russo-ucraina, per l’energia elettrica l’incremento trimestrale è dovuto sostanzialmente ad un recupero rispetto alle stime del costo di approvvigionamento della materia prima (+0,9% per coprire la differenza tra costi stimati e costi effettivi) e al finanziamento principalmente della messa in sicurezza del nucleare A2. Nel comunicato si legge che la maggior spesa per la famiglia tipo sarà, nel prossimo trimestre che va dal 1 ottobre al 31 dicembre, di circa due euro per l’energia elettrica e 19 euro per il gas naturale, spesa che però per effetto dei nuovi «prezzi europei» si tradurrà per il 2014 in un risparmio complessivo di 84 euro. Sì perché, grazie alla riforma dello scorso anno che ha agganciato i prezzi italiani a quelli di mercato europeo, con l’eliminazione di molti costi strutturali, la famiglia tipo avrà risparmiato questi 84 euro rispetto ai 1.257 complessivi della bolletta del gas di tutto il 2013. Con il vecchio meccanismo di indicizzazione al petrolio e ai contratti a lungo termine la spesa per il gas sarebbe stata maggiore, invece per effetto di questi nuovi prezzi europei il risparmio sarà del 6,7% rispetto al 2013 e del 5,3% rispetto al 2012 nonostante gli aumenti per maggiori consumi invernali e crisi geopolitica. Il Presidente dell’Autorità, Guido Bortoni, spiega anche che «il dato positivo è che adesso i componenti italiani pagano la materia prima gas come gli altri consumatori europei, a un prezzo agganciato agli andamenti — verso l’alto o verso il basso — delle maggiori borse continentali». L’Autorità ha inoltre ribadito l’importanza di interventi per rafforzare i bonus elettricità e gas a sostegno dei soggetti economicamente più vulnerabili, con riferimento in modo particolare ad una estensione dei beneficiari, dei criteri di accesso e dell’importo dello sconto, proponendo inoltre al governo di dilazionare la sospensione della fornitura per morosità nel periodo invernale ai clienti titolari di bonus.
L’Italia rimane comunque il Paese europeo con il maggior rincaro sulle bollette: +11,2% per elettricità e +10,6% per il gas per famiglia nel periodo tra la seconda metà del 2011 e quella del 2012, rispetto ad una media europea rispettivamente del +6,6% e del +10,3%. Questa differenza è spiegabile andando a guardare la voce «oneri generali», dove vanno a finire tutti i costi relativi alla ricerca, allo smantellamento dei vecchi siti nucleari e agli incentivi per le rinnovabili. Queste le parole di Michele Benini di RSE S.p.A. (Ricerca sul Sistema Energetico): «Stiamo pagando una politica passata di incentivi molto generosi, come quella che ha favorito il boom del fotovoltaico con tariffe incentivanti tra le più alte al mondo erogate per vent’anni», finanziamenti che vengono trasferiti poi sulle bollette. Lo stesso Guido Bortoni dice che «c’è stato un aumento abnorme degli oneri generali di sistema che in gran parte ha recuperato gli incentivi. Nel 2013 stiamo scollinando, non dico vediamo la luce, ma vediamo la sommità del monte di questi oneri», già visibile in due diminuzioni per quanto riguarda l’elettricità avvenute a gennaio (-1,4%) e ad aprile (-1%). Quindi c’è un trend su base annua del -7%, «le riforme pagano».
Per le famiglie questi rincari non sono comunque una buona notizia. Per il Codacons si tratta di una «pessima notizia» che «potrebbe avere conseguenze negative nei prossimi mesi, deprimendo ulteriormente i costi», una maledizione soprattutto per i nuclei numerosi a basso reddito. È un momento delicatissimo, dove le spese sono in caduta libera e il potere d’acquisto in costante riduzione e Carlo Rienzi, presidente dell’associazione che difende i diritti dei consumatori, chiede al governo «di ridurre al più presto il peso fiscale sulle forniture energetiche degli italiani, allineando le imposte alla media europea». Anche Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari) e Federconsumatori spingono per una riduzione temporanea delle tasse. Per Lamberto Santini, presidente ADOC (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), questi rincari sono «inaccettabili e intollerabili» e «rischiano di affossare ogni speranza di ripresa». La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) fa sapere che nel 2012, per effetto dei rincari delle bollette la spesa delle famiglie per elettricità, combustibili e trasporti, ha superato quella degli alimentari e delle bevande.
Paola Mattavelli
01 ottobre 2014