Murdoch accusa Google di pirataggio informatico

Le proposte di legge della SOPA (Stop Online Piracy Act) e PIPA (Protect IP Act) sono attualmente fonte di grandi dibattiti negli States. Rispettivamente depositata alla Camera dei Rappresentanti e al Senato sono concepite per combattere i pirati on line rafforzando le misure contro ogni infrazione dei diritti d’autore. La SOPA deve permettere al governo americano di chiedere alla giustizia il blocaggio del livello di DNS del nome del dominio e di siti web considerati illegali. Si tratta di sollecitare i fornitori di accessi a internet invece dei motori di ricerca per dereferenziare.
Sabato sul sito della Casa Bianca, l’amministrazione Obma ha pubblicato un comunicato al fine di rispondere concretamente alle inquietudini sollevate dai suddetti progetti di legge : “ L’importanza della missione della protezione della proprietà intellettuale in linea non deve minacciare la possibilità di un internet aperto e innovativo, anche se crediamo che il pirataggio in linea da parte di siti stranieri è un problema grave che merita una seria risposta legislativa. Non sosterremo una legislazione che riduce la libertà di espressione, aumenta i rischi in materia di sicurezza cybernetica”. Nella stessa nota viene resa nota la presa di posizione contro il filtraggio DNS che sarebbe inneficace e potrebbe generare la nascita di server DNS innafidabili. La SOPA ha provocato una protesta da parte dei principali protagonisti del Web, tra i quali, il noto motore di ricerca Google, il social network Twitter, Ebay, l’enciclopedia Wikipedia e anche Mozzilla. Il presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, ha stimato che il communicato ufficale penalizzi il fatto di eseguire dei collegamenti proprio verso dei link piratati. Per il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, I siti internet avrebbero l’obbligo di controllare costantemente l’attività dei suoi utilizzatori per garantirne la sicurezza del contenuto che generano. Dunque un bel vespaio quello sollevato dalla Casa Bianca con il suo comunicato che inoltre non è piaciuto al magnate della stampa, Rupert Murdoch, che critica apertamente il presidente americano Barack Obama, per la sua opposizione al progetto sulla legge antipirataggio negli Stati Uniti. Il proprietario di News Cop ha utilizzato il suo profilo personale su Twitter per attaccare ditrettamente Obama accusandolo di essersi unito con quelli della Silicon Valley. In un altro Tweet, Murdoch se la prende direttamente con Google che ritiene autore di pirataggio on line per il solo fatto di diffondere gratuitamente dei film. Probabilmente una referenza a Youtube che accoglie tra i suoi video materiale illegale caricato dai suoi Client. Mercoledì 18 gennaio 2012., molti siti progettano di oscurarsi di proposito per protestare contro la SOPA. Sembra annunciarsi dunque una vera e propria reazione choc da parte dei protagonisti di internet.
Manuel Giannantonio
16 gennaio 2012