Pomezia.
Il sindaco grillino, Fabio Fucci, eletto nel giugno scorso ha approvato per i prossimi tre anni un doppio menù per i bimbi dell’asilo. Può sembrare una cosa buona: maggiore varietà. Niente affato!
La scelta, infatti, riguarda solo l’aggiunta del dessert a un prezzo maggiore. Il menù più magro costerà 4 euro, invece, quello con il dolce ammonterà a 4,40: una bazzecola che però rischia di discriminare i bimbi che già a quella età, così, sono costretti a sperimentare sulla loro pelle le disuguaglianze sociali.
Apriti cielo in consiglio comunale! “Cultura discriminatoria dei 5 Stelle che si nascondono dietro al governo partecipato ma fanno subire ai bambini l’esperienza più terribile, la disuguaglianza sociale”: questo il caustico commento dei senatori del Partito Democratico, Valeria Fedeli e Raffaele Ranucci.
Anche il coordinatore di Sel, Walter Bianco, ha chiesto al sindacato di ripensarci.
La giunta grillina non ci sta: «A pranzo tutti i bambini mangiano la stessa cosa…È a merenda che qualcuno più fortunato riceverà il dolce…Ma gli altri avranno già la merenda da casa, dove è la discriminazione?».
Per Fucci la polemica è strumentale in pieno tempismo elettorale.
Anche il governatore della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è entrato in gamba tessa nella polemica:“Faccio un appello contro quell’ ignobile scelta del Comune di Pomezia, che nega il dolce ai bambini più poveri. E’ una vergogna: il bambino con il papà che può permettersi una certa retta avrà il pasto completo con il dolce, l’altro avrà il vassoio senza il dolce. Ma io mi domando: dove andremo a finire…?”
Cristian Cavacchioli
23 maggio 2014