Censimento on-line 2011: Problemi con il sito, la testimonianza di un adetto ai lavori

In queste ore dopo la pubblicazione dell’articolo “Censimento on-line 2011: ancora problemi nell’accesso” ci è arrivata in redazione un’altra testimonianza. Questa volta il lettore vuole rimanere anonimo per ovvi motivi che tra poco capirete.
Il lettore in questione ci scrive: “Salve, ho appena letto il vostro articolo dopo che sono decine di minuti che provo ad accedere al sito del Censimento 2011 in quanto rilevatore del mio comune.
Capisco che le persone si possano lamentare del mal funzionamento del sito in questione per poter compilare il proprio questionario, ma pensate un pò il disagio che può dar ciò a chi ci deve lavorare! Io ho più di 700 questionari cartacei da revisionare e caricare sul sito dell’ISTAT tramite un apposito programma riservato (SGR) che ha iniziato ad essere funzionante nella seconda metà di ottobre e che tuttora continua a dare problemi, che non ha ancora funzionante un’intera sezione (per l’inserimento dei dati della LISTA A dei questionari cartacei). Io mi ritrovo la casa invasa da 500 questionari che non posso evadere e quindi riconsegnare all’ufficio comunale, lavoro 6 giorni su 7, ho una bimba di 2 anni e l’unico momento che ho a disposizione per portarmi avanti il lavoro-censimento è dopo cena…e il sito non funziona maiiii!!!! … e quando funziona se stai fermo per un paio di minuti ti richiede la password e l’username… un incubo, insomma.
Purtroppo i soldi servono sempre (e chissà quando li vedrò!), altrimenti non avrei neppure fatto domanda per lavorare al mio comune, ma se penso che dovrò andare di porta in porta a ritirare tutti quei questionari che non sono stati consegnati sto male… se il sito funzionasse sarebbe molto meno faticoso anche il mio lavoro! Nessuna spesa rimborsata e lo stipendio in base al numero di questionari raccolti…che sfruttamento.”
Una realtà questa che ci fa capire ancora meglio quanto mettere in moto un servizio inefficiente non fa altro che creare maggiori problemi, non solo a chi il servizio lo riceve ma anche chi lavora per portare al termine la raccolta dei questionari. Penso che le parole del lettore anonimo parlino chiaro, non c’è quasi bisogno di aggiungere altro.
a cura di Enrico Ferdinandi
23 novembre 2011