25 novembre: Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sono moltissime le iniziative in programma domani, Lunedì 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La data dell’evento è tutt’altro che casuale: il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, vennero assassinate per la loro decisa opposizione alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. La giornata, istituita dall’Onu nel 1999, ha avuto negli anni una grandissima risonanza, frutto purtroppo dell’urgenza sociale che il fenomeno della violenza sulle donne ha assunto oggigiorno nelle società.
Per l’occasione, l’Associazione Genere Femminile ha voluto ribadire la necessità di favorire la diffusione di una cultura di parità tra l’uomo e la donna, poiché l’uguaglianza di genere può essere la chiave per prevenire il dramma della violenza sulle donne. Nulla può estirpare nell’uomo il germe della violenza, se non l’insegnamento del rispetto nei confronti del Gentil Sesso, della donna che sceglie di essere se stessa. Questo progetto culturale, secondo l’Associazione, può costituire la base per fermare la distruzione fisica, simbolica, psicologica, economica e istituzionale della donna. Per attuare questa idea è necessario ripartire dalle scuole, incoraggiando il senso di comunità e di partecipazione responsabile al bene comune.
Accanto alla cultura, le donne italiane sono attese domani a una mobilitazione generale che ha raccolto migliaia di consensi in tutto il Paese. Lo sciopero delle donne, lanciato da Barbara Romagnoli, Adriana Terzo, (giornaliste) e Tiziana Del Pra, presidente del Centro Interculturale Trama di Terre, è pensato per dimostrare come senza il Gentil Sesso non si possa andare da nessuna parte. Per aderire all’iniziativa si può scendere in piazza, o più semplicemente interrompere il lavoro per una ventina di minuti, o appendere un drappo rosso alla propria finestra: gesti simbolici per dire basta alla violenza di genere.
Alla Casa Internazionale delle Donne, a Roma, la giornata di domani sarà dedicata a una serie di iniziative volte a denunciare concretamente il femminicidio. L’evento narrerà 8 delle 14 “Storie di donne morte ammazzate – barbarie italiana” di Betta Cianchini, a cura di Alessandro Machia. Come spiegato da Federica Quaglieri, protagonista di una delle 8 storie, “il nostro non è uno spettacolo femminista né di donne che si piangono addosso. Il taglio stesso delle nostre storie è cinico e grottesco, come si intuisce dalla nostra locandina, che recita: Allegra barbarie.” Lo slogan dello spettacolo è chiaro e significativo: “fateci smettere di fare questo spettacolo.”
Giacomo Di Valerio
24 novembre 2013