Test Sapienza: Polemiche per il “Grattachecca quiz”

di Enrico Ferdinandi
La maggior parte delle persone ci ha riso su di primo acchito quando ha appreso che tra le domande per il test di ammissione per il corso di Professionisti sanitari presso l’Università la Sapienza di Roma vi era questa domanda (Precisiamo che si tratta di una domanda di cultura generale):
“Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la “grattachecca di Sora Maria”, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato…”.
Bastano queste due righe per scatenare centinaia di reazioni sul web, ricordiamo che il test era rivolto ad aspiranti infermieri che al momento della lettura della domanda sono rimasti del tutto a bocca aperta. Verrebbe da dire che una volta tanto siamo riusciti con certezza a “beccare” un aiutino da parte dei docenti verso gli studenti… si verso gli studenti romani però, prima di inoltrarci nel piacevole labirinto di battute satiriche e frecciatine lanciate all’ateneo romano dai giovani di tutta Italia è il caso di riflettere su quanto affermato dal rettore della Sapienza, Luigi Frati, che ha prontamente replicato dicendo che occorre: “saper ragionare e non conoscere i gusti della grattachecca” e ha sottolineato che tutti sanno cosa sia una granita.
Altre reazioni importanti sono arrivate da coordinatore nazionale dell’Udu Michele Orazi, queste le sue parole: “E’ inammissibile che gli studenti debbano rispondere a domande di questo genere per entrare nel mondo universitario. Abbiamo sempre sostenuto l’inutilità di questo test sia come metodo di selezione degli studenti sia per la fallibilità dei quesiti in sé”. Non vogliamo “essere valutati all’ingresso vogliamo un’università che ci giudichi in itinere. Ma questa volta non ci fermiamo: faremo ricorso”.
A sostenere Michele Orazi il Codacons che in una nota ha affermato che questa è: “la prova del 9 che conferma la necessità di eliminare i test di ammissione”. Così come il Link-Coordinamento nazionale universitario pensa che sia “inaccettabile, a differenza di quanto ha sottolineato il rettore Frati, che questo tipo di domande siano utili al fine di definire le capacità di un aspirante infermiere”.
Ora come promesso vi rendiamo noti alcuni dei commenti più apprezzati sul web, commenti che stanno invadendo le pagine di Facebook, Google+ e Twetter:
“E’ assurdo che mettano una domanda del genere in un test di medicina! Non è cultura generale… non posso essere giudicato in base alla mia conoscenza dei paninari e grattacheccari di Roma!!!”. “Concordo con te, l’ho pensato anch’io che è un’ingiustizia. Pensa che non so manco cos’è Sora Maria… dopo me lo hanno spiegato delle ragazze romane…”. “Ma poi quale erano i gusti tipici???”. “Era Limoneeeeee!!!”
Ed ancora altre conversazioni tra giovani universitari e non:
“La ricetta della grattachecca? Che fortuna! Quella della “pajata” era molto più difficile
“La cultura? Per rettori e docenti pare sia diventata solo una questione di “buon gusto”
“Un’informazione di servizio ai futuri dottori: mi sono laureata ma non so cos’è la grattachecca!”
Fra i sostenitori del famosissimo chiosco al Trionfale troviamo: “Da chi non ha mai mangiato la grattachecca della Sora Maria non mi farei mai curare. E neanche dare indicazioni stradali”
“Ok, studenti di medicina, se non sapete cos’è la granita siete delle pippe!”
Su “Spinoza. it” possiamo leggere: “Sono offesissimo per l’esclusione del porchettaro “Giggetto er puzzone”” dice “Rugastro”. Replica Marco: “Ero molto più preparato sulla specialità del ristorante “Cencio la parolaccia””.
Mentre Socrates, scrive: “Nei quiz di Medicina c’è la grattachecca? È per capire dove lavoreranno gli studenti dopo la laurea”.
Che dire… una volta si diceva non ci resta che piangere, oggi “fortunatamente” con i nuovi “media” possiamo affermare che “non ci resta che commentare”…
10 settembre 2011