Scandalo calcioscommesse: i canali Telegram, l’ipocrisia di Fabrizio Corona e l’influenza dei Tiktoker

Dal calcioscommesse alla dichiarata promozione di scommesse su Telegram, la figura di Fabrizio Corona suscita spontanei interrogativi sulle vere intenzioni dietro il suo improvviso ruolo di giornalista investigativo. Tuttavia, ciò che rende la questione ancora più inquietante è l’ampia partecipazione di giovanissimi Tiktoker nel pubblicizzare indirettamente canali Telegram per il gioco d’azzardo.
Il doppio volto di Fabrizio Corona
Grazie al caso sollevato da Fabrizio Corona, si è generato un bisogno morboso di sapere l’identità dei prossimi membri della segreta rete criminale che infesta il calcio italiano. Una suspence degna della miglior puntata di Black Mirror. Dal canto suo, infatti, il re dei paparazzi, è passato con una velocità impressionante da meme vivente del mondo trash ad autorevole giornalista d’inchiesta. I calciatori in lista, uno dopo l’altro, non possono fare altro che mettersi a danzare nella pioggia mediatica, seguendone il ritmo e scegliendo quali movenze sia più opportuno eseguire.
Tra conferme e smentite, attualmente si è costruita una narrazione stucchevole dalle forti tinte paternalistiche sui pericoli della ludopatia. Infatti, è subito emersa una pletora di giornalisti che, prima ancora che le accuse abbiano trovato conferma e una sentenza effettiva, si sono lanciati in pubbliche diagnosi non richieste. Tra questi c’è lo stesso Fabrizio Corona che, ironico a dirsi, fino a pochi giorni prima del suo grande annuncio pubblicizzava il suo gruppo Telegram per le scommesse sportive a suon di promesse di “giocate sicure”. In tal senso, non si capisce precisamente come, per la stampa il trio Zaniolo, Tonali e Fagioli rappresenterebbe un “tana libera tutti” per la diffusione di comportamenti malsani tra i giovanissimi. Eppure, secondo quanto riportato dall’Osservatorio Nomisma, già nel 2020 il volume d’investimento nel gioco d’azzardo ha raggiunto gli 88,38 miliardi di euro. Ma non finisce qui: sempre stando alla stessa ricerca, il 42% degli adolescenti italiani tra i quattordici e i diciannove anni ha effettuato almeno una puntata, il 9% di questi ha, inoltre, sviluppato abitudini di gioco problematichesubendo pesanti ripercussioni nella vita privata. Indovinate, dove se ne trovano di più? Sì, esatto, proprio su gruppiTelegram come quelli che Fabrizio Corona ha sempre promosso nelle sue storie.
Un tuffo nel regno dei tipster
Questa piattaforma è diventata la Tana del Bianconiglio o, meglio, dei tipster. Essi sono individui che danno consigli su tutte le probabili vincite inerenti a eventi sportivi (e non solo). “Sono il vostro dio”, “oggi vi voglio vedere godere con i miei metodi infallibili”, queste ed altre sono le frasi che si leggono maggiormente da parte degli admin. Qui dentro si rifugiano tonnellate di adolescenti per cercare di vincere i soldi che gli vengono promessi. Nei principali canali scommesse si stima una media di utenti attivi che raggiunge fino ai 150.000 membri. Nelle chat di questi gruppi proliferano foto con mazzette di soldi, screenshot di conti bancari freschi del ricevimento di bonifici sostanziosi. Ma non solo: abbondano messaggi vocali di persone che affermano di aver “sbancato” come foto di ragazzi e ragazze in vacanza grazie alle vincite. Dal canto loro, amministratori incitano continuamente a giocare, basta scrivergli in chat privata.
Tuttavia, la maggioranza dei tipster non guadagna giocando effettivamente le scommesse. Ma, come è intuibile a questo punto, tramite gli utenti del canale. Il trucco è semplice: gli amministratori sono, in realtà, affiliati a quelle stesse piattaforme di scommesse che accusano ogni giorno di “fregare” i propri utenti. Di conseguenza, servendosi dell’esca di una probabile vincita, offrono agli iscritti al loro canale i link per iscriversi a quegli stessi siti. Quindi, tanti più nuovi utenti vengono racimolati e versati nelle piattaforme di gioco d’azzardo, tanto più queste pagano i tipster. Si tratta a tutti gli effetti di uno schema piramidale in piena regola. Eppure, manca un tassello: come è possibile che sempre più adolescenti si siano avvicinati a questi canali Telegram?
Le collaborazioni con i giovani Tiktoker
Negli ultimi anni, molti giovanissimi content creator – in molti casi addirittura neo-diciottenni – hanno cominciato a pubblicare contenuti in cui vantano di essere riusciti ad alzare nel giro di pochissimo tempo mezzo stipendio grazie “alle dritte del King”. Più nel dettaglio, il pattern tende ad essere sempre il solito: dopo aver condiviso vestiti, auto e foto a bordo piscina i creator mettono nelle loro storie dei box interattivi per ricevere domande dai loro follower. In seguito, probabilmente auto-scrivendosi nei loro stessi box, pubblicano nelle storie seguenti le domande che gli sono arrivate: “usi metodi per guadagnare online?”, “come fai a pagare tutte quelle cose?”. A questo punto, condividono il link allo specifico canale Telegram menzionando un benevolo profeta o “King” (ossia il tipster) in grado di fornire tutti i consigli necessari per farlo. “Una delle mie principali entrate ce l’ho grazie al canale che ti lascio qui sotto, mi aiutano un sacco” rispondono alcuni creator senza specificare che, in molti casi, con milioni di follower all’attivo, forse le entrate non dipendono così tanto da quello che poi si rivela, una volta cliccato, un canale Telegram per il gioco d’azzardo.
Ora, il ruolo di riferimento che questi giovani creator esercitano sugli adolescenti è notevole. Abbastanza da lasciare che questi ultimi possano essere circuiti con facilità. Specialmente se si ostentano nelle proprie storie bonifici a doppio zero. È chiaro che quest’intero sistema si fonda su un inganno di partenza. Ma allora, come è possibile che ragazzi e ragazze appena diciottenni decidano di promuovere il gioco d’azzardo, tra l’altro, senza dichiararlo (dato che è illegale)? Come possono mentire ai loro coetanei guadagnando soldi da queste collaborazioni? Ma soprattutto, quanto sanno i principali siti scommesse di questo traffico?
Articolo a cura di Davide Guacci