Von der Leyen in visita a Kyiv: “Incrollabile sostegno all’Ucraina”

Ursula von der Leyen da Zelensky per la “Giornata dell’Europa”. Intanto, a Mosca, c’è la parata per la giornata della vittoria

Anniversari e no
Den’ Pobedy in russo, Den’ Peremohi in ucraino. Il 9 maggio si festeggia la giornata della vittoria in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale (chiamata anche “grande guerra patriottica” dalle potenze ex sovietiche). La resa fu firmata la notte dell’8 maggio (quando a Mosca era scoccata la mezzanotte e, quindi, era già il 9). Durante l’esistenza dell’Unione Sovietica, fino al 1991, il Giorno della Vittoria era festeggiato in tutti i paesi del blocco orientale, diventando una festa ufficiale a partire dal 1965. Il conflitto tra Russia e Ucraina, quindi, si sposta, almeno per 24 ore, anche sul piano storico. Vladimir Putin, preparandosi alla tradizionale parata sulla Piazza Rossa, ha affermato che sia necessario lottare contro gli “attuali eredi ideologici” del nazismo, cioè i governanti di Kyiv. Volodymyr Zelensky, al contrario, ha risposto decidendo di non festeggiare la vittoria sul nazismo il 9 maggio come fatto finora con la Russia, ma l’8, come avviene nel “mondo libero”. Una provocazione? Resta il fatto che tale discrepanza di data dovuta inizialmente alla differenza di fusi orari, è diventata oggi, con la guerra, un simbolo della nuova divisione del mondo. Zelensky ha quindi annunciato i festeggiamenti per la Giornata dell’Europa, come accade nell’Unione europea, nella quale Kiev aspira ad essere ammessa da tempo. Zelensky sembra sentirsi già parte di questo nuovo progetto, avendo anche pubblicato un messaggio su Telegram corredato da una bandiera ucraina e una della Ue. Oggi, per dare un segnale netto, arriverà nella capitale ucraina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al fine di manifestare “l’incrollabile sostegno della Ue” al governo ucraino.

Che segnale porta con sé la visita di von der Leyen a Kyiv
“Sarà la Giornata dell’Europa, che ha sostenuto gli ucraini durante i nove anni di aggressione russa e i 439 giorni di invasione su larga scala”. Parole chiare, quasi lapidarie, quelle di Zelensky. Oggi si festeggia il concerto europeo che, secondo il presidente ucraino, ha distrutto il nazismo e, così, con simili modalità, sconfiggerà quello che Zelensky definisce il “ruscismo”, neologismo inventato a Kyiv per indicare il “fascismo russo”. Il segnale della presenza di von der Leyen nella capitale ucraina è importante: ribadisce, ancora una volta, il completo sostegno dell’Unione europea nei confronti dell’Ucraina: “È bello tornare a Kiev. Dove i valori a noi cari vengono difesi ogni giorno. È quindi un luogo appropriato per celebrare la Giornata dell’Europa” ha scritto in un tweet. Ha continuato dicendo: “Stiamo continuando ad aumentare la pressione sulla Russia. L’attenzione è ora rivolta alla rigorosa attuazione delle sanzioni e all’adozione di misure contro l’elusione. Siamo determinati a chiudere le scappatoie esistenti. Nessuno ne dubiti”. Proprio su questo argomento, probabilmente in settimana, verrà annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia che, secondo le rivelazioni del Financial Times, includerebbero misure anche contro 7 società cinesi, colpevoli di aver sostenuto la macchina da guerra russa. Pechino ha reagito invitando l’Ue a “non prendere la strada sbagliata, altrimenti la Cina proteggerà sicuramente con fermezza i suoi legittimi diritti e interessi“. L’equilibrio resta molto instabile.
L’Ucraina ancora sotto attacco: la guerra ad oggi
Non è solo una questione storica o di tira e molla sugli anniversari da festeggiare. Si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kyiv e in tutto il territorio ucraino. Esplosioni sono state udite in tutta la regione della capitale ucraina e, secondo quanto riferiscono i media locali, l’allerta antiaerea è stata diramata in 14 dei 24 oblast’ del Paese. Durante la notte tra l’8 e il 9 maggio, l’esercito russo ha lanciato 25 missili sull’Ucraina, di cui 15 su Kiev, la maggior parte dei quali è stata abbattuta dalla contraerea. Nel mentre, la parata militare è iniziata con un acceso discorso di Putin: “L’Occidente ha dimenticato chi ha sconfitto il nazismo. Contro la Russia è stata scatenata una vera guerra e l’Ucraina si sta rivelando sempre più come un ostaggio delle ambizioni dell’Occidente”.