Morte David Rossi: la Camera istituisce una Commissione d’inchiesta

La Camera nella giornata di ieri ha approvato con voto unanime l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, proposta dal deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, sottoscritta trasversalmente da molti deputati di PD, M5S, IV, FI e Lega.
Il caso e le storture giudiziarie
David Rossi era il responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena (MPS), che il 6 marzo del 2013 è precipitato dalla finestra del proprio ufficio, trovando la morte dopo venti minuti di agonia dall’impatto.
Si tratta di uno dei casi giudiziari più dibattuti e controversi a causa di indagini che sono apparse lacunose e omissive, poiché gli inquirenti hanno agito sul pregiudizio che si trattasse di un suicidio e ciò ha portato ad escludere molti elementi probatori.
Alcune note inchieste giornalistiche dei programmi Report e Le Iene hanno fatto luce su molteplici fatti collegati alla tragica morte, che hanno portano ad escludere che il manager si sia tolto la vita. E ciò sembra emergere anche dalla dinamica della caduta ripresa dalle telecamere di vigilanza del MPS, il cui impressionante video è stato pubblicato sul web proprio per denunciare gli elementi incompatibili con l’ipotizzato suicidio.
Si è così determinata la convinzione che per conoscere la verità vadano approfondite questioni di cui era a conoscenza David Rossi, legate al Monte dei Paschi.
Da anni, quindi, la famiglia di David Rossi porta avanti una battaglia per ottenere giustizia ritenendo che David non si sia ucciso e che la procura di Siena abbia ingiustamente archiviato il caso.
Al loro appello di intervento delle istituzioni per ottenere verità, ha risposto il deputato Walter Rizzetto che dopo aver approfondito il caso, il 18 aprile 2019, ha presentato alla Camera una proposta per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per fare luce sulla morte di David Rossi.
Per saperne di più abbiamo intervistato l’On. Walter Rizzetto
D- Per quali motivi ha voluto occuparsi di questo caso?
R- Ho seguito le inchieste giornalistiche e inizialmente ho presentato alcuni atti di sindacato ispettivo. Successivamente ho incontrato la famiglia di David Rossi, la moglie Antonella Tognazzi e la figlia Carolina Orlandi che con tenacia in questi anni non si sono mai arrese di fronte alla chiusura del caso. La presentazione della proposta di inchiesta mi è sembrato poi il passaggio necessario per avere la possibilità di accertare questa vicenda.
D- Cosa ha favorito la celere approvazione della sua proposta?
R- La morte di David Rossi credo abbia colpito come tutte le drammatiche storie in cui una famiglia e un’intera comunità restano senza risposte e senza giustizia. Penso ad esempio anche al caso di Giulio Regeni. La proposta ha quindi subito trovato sostegno in Parlamento andando oltre il colore politico e siamo riusciti a portare avanti un iter di esame veloce e oggi possiamo dire con soddisfazione che la commissione d’inchiesta esiste.
D- Che risultati si aspetta dalle indagini che svolgerete nell’ambito della commissione?
R- Non vogliamo sostituirci alla magistratura, abbiamo però la possibilità di procedere ad indagini e esami con gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria. Con queste facoltà intendiamo svolgere una trasparente attività di indagine per conoscere ogni elemento utile per ricostruire quanto è successo a David Rossi. Questo ci consentirà di assumere successive iniziative anche di indirizzo politico. Posso assicurare che non si cadrà nel rischio che si risolva in una commissione di facciata, come successo in altri casi.