Avvertito anche in provincia di Teramo
Ore 3.32: pare che sia l’appuntamento con un destino impensabile, alla stessa ora del terremoto che devastò L’Aquila nel 2009 la paura ha invaso i cuori dei cittadini marchigiani che si sono riversati nelle strade temendo il peggio.
Una scossa di rilevante entità con magnitudo 4.9, avente epicentro a circa 20 chilometri da Ancona e Macerata nel distretto sismico del monte Conero, ad una profondità di 8,4 km nelle vicinanze di Marcelli, Loreto, Porto Recanati, Sirolo e Numana.
Alle 3.43 nel distretto dell’Adriatico centro settentrionale, di magnitudo 2.3, e alle 4 di nuovo sul monte Conero, di magnitudo 2.
Una decina in tutto, la più forte delle quali è stata registrata alle 5.07, con magnitudo 4.
Il movimento tellurico è stato avvertito senza ombra di dubbio anche nella provincia teramana, in special modo lungo la costa, nel territorio della ValVibrata e nel pescarese.
Moltissime sono state le chiamate ai numeri della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Non sono stati rilevati danni a cose o persone.
Il terremoto è stato sentito, oltre che in Abruzzo anche in Umbria e nel Lazio.
Sin dal mese scorso nella zona si è avvertito uno sciame sismico.
Sono state allertate le squadre di soccorso dall’Interporto di Avezzano della Croce Rossa Italiana Abruzzo, i convogli sono pronti a partire con i primi generi di necessità, tende e medicinali, anche se ci si augura fortemente che non ce ne sia affatto bisogno.
di Andrea Marasea
21 luglio 2013