Cipro, banche a rischio collasso e stop alla liquidità Ue
Cresce la tensione attorno a Cipro. La prospettiva che il sistema bancario dell’isola possa collassare si fa sempre più concreta. La sproporzione tra quest’ultimo e la reale economia del paese è evidente, come anche la forte presenza di capitali esteri all’interno delle casse delle banche cipriote. Alla generale situazione d’ incertezza si sommano le speculazioni circa il possibile smembramento della banca cipriota Laiki, sebbene non abbiano tardato ad arrivare smentite ufficiali. Il portavoce della Banca centrale di Cipro, infatti, ha categoricamente smentito la realizzazione di un piano di chiusura di Laiki. Secondo Dow Jones, invece, il governo cipriota mirerebbe a dividere la banca in due rami, recidendo le attività ancora sane da quelle più problematiche, nella prospettiva di arrivare ad una fusione con la Banca di Cipro, la prima banca del paese.
Non produce l’effetto di calmare gli animi neanche il fatto che la stessa banca Laiki abbia annunciato la fissazione del limite a 260 euro sul ritiro di contanti via bancomat, unico canale attraverso il quale i cittadini ciprioti possono attualmente rientrare in possesso della propria liquidità. Emblema della situazione disperata in cui si trova Cipro e i suoi residenti, costretti a vedere i propri risparmi, ove esistenti, bloccati all’interno di istituti di credito in crisi sistematica, è il fatto che nei giorni scorsi l’Inghilterra abbia inviato un volo speciale carico di banconote per soddisfare le esigenze del cospicuo contingente di militari inglesi sull’isola. Le banche cipriote, infatti, resteranno forzatamente chiuse fino a martedì.
È inoltre notizia risaputa il fatto che le autorità stiano pensando a provvedimenti atti a limitare la possibilità di ritirare fondi, con l’intento di tentare di porre un freno alla facilmente intuibile fuga di capitali che si prospetta una volta riaperte le banche.
Intanto la Banca centrale europea, ha chiarito che, se non si giungerà ad un accordo sugli aiuti, da martedì sarà costretta a bloccare la liquidità di emergenza. A tal riguardo, il primo istituto di credito del paese, la Banca di Cipro, con un comunicato dai toni tragici, ha lanciato un disperato appello affinché si possa raggiungere un’intesa sugli aiuti dell’Unione europea: “L’economia di Cipro è sull’orlo del baratro. La prossima mossa deciderà per la sua salvezza o la sua rovina”.
Giuseppe Ferrara
21 marzo 2013