Per un pugno di dollari!: Knack
Un eroe fatto di reperti!
Dopo tantissimo tempo dalla sua prima apparizione su Playstation 4, abbiamo deciso di portarvi quella che è di fatto una delle prime esclusive uscite per questa straordinaria console Sony, ovvero Knack, un titolo dalle sembianze molto fanciullesche ma che ha saputo regalarci diverse ore di gioco leggero e ben fatto e che complice l’uscita del non fortunatissimo sequel, siamo riusciti a recuperare ad un prezzo molto conveniente. Ma andiamo ad analizzare se questo titolo vale l’ingresso di diritto in questo nostro pugno di dollari!
Trama e personaggi
Knack si presenta con una storia semplice ma ricca di mistero e di domande già dai primissimi minuti di gioco. Saremo chiamati ad impersonare appunto Knack, ovvero un essere formato da frammenti di cui non si conosce nulla, né sulla loro natura, né sul loro potenziale e tantomeno sul motivo per cui il nostro eroe sia capace di assorbire tali frammenti e di svilupparsi e muoversi utilizzandoli.
Il mondo di gioco in cui ci troveremo è una realtà alternativa fatta di grandi macchinari ultra tecnologici e da città molto avanzate e futuristiche ma immerse nel verde e nella natura incontaminata, dove l’umanità vive a contatto con i goblin, creature fiabesche e che sono state spinte a vivere nelle loro caverne da una popolazione terrestre troppo superiore a loro tecnologicamente ma che, inspiegabilmente, riusciranno ad uscire allo scoperto armati fino ai denti con armi tra le più sofisticate mai viste, e sarà nostra premura sconfiggerli e scoprire da dove recuperano le armi ed i materiali e come fanno a costruirli.
Ad accompagnare Knack nella sua avventura ci saranno ovviamente il Dottore, che è anche lo scienziato che ha scoperto il nostro eroe e le sue potenzialità, Lucas che è il suo assistente e che diventerà un grande amico di Knack, l’avventuriero Ryder e gli oscuri Viktor e Katrina. Ognuno dei personaggi citati, oltre ad altre comparse di cui non vogliamo togliervi il piacere della scoperta, avranno un ruolo più o meno incisivo sullo sviluppo della storia di base, portando quasi sempre Knack a doversi scontrare con nuovi nemici od a dover salvare qualcuno da una situazione pericolosa. Una sorta di guardia del corpo fatta di materiali dai poteri inspiegabili insomma.
Beat em up come una volta!
Ma ora spostiamo a quello che forse è il fattore più importante in un videogioco, il gameplay. Knack ci farà tornare indietro nel tempo con uno stile di gioco che si sta pian piano andando a perdere nei giorni nostri, ovvero potremmo definirlo come un classico e puro beat em up a scorrimento, ovvero uno di quei giochi prettamente da cabinati arcade di una volta, dove impersonando l’eroe di turno, dovremo farci largo tra i nemici a suon di cazzotti e mosse speciali lanciate con il giusto tempismo. Un buon arcade fatto abbastanza bene, con qualche sbavatura sulle proporzioni dei colpi a nostro avviso, ma in ogni modo divertente ed abbastanza frenetico in alcuni combattimenti.
Se vogliamo essere puntigliosi ed un po cattivelli, il gameplay ha solo due note abbastanza negative. La prima è quella di risultare ripetitivo, infatti in ogni capitolo avremo un Knack allo stadio “mini” e dovremo raccogliere frammenti per potenziarlo fino ad avere un titano da comandare, con la pecca di vederci poi tornare in forma base quasi alla fine di tutti i capitoli per via di alcune scelte di trama, logiche e di narrazione ovviamente, ma che un pò lasciano l’amaro in bocca.
La seconda nota negativa sono i potenziamenti che tardano ad arrivare, e non si parla tanto di mosse speciali, ma di veri e propri modificatori che potremo costruire trovando determinati oggetti in giro per la mappa di gioco, nascosti in bauli e forzieri, e che ci daranno modo di diventare, per esempio, ancora più forti se non subiamo danni per diversi colpi inflitti, oppure ci daranno modo di acquistare potere maggiore dai cristalli, ma in ogni modo li vedremo solo verso la parte finale del gioco e non avremo modo di scoprirli prima.
In conclusione Knack si rivela essere, a nostro avviso, un buon beat em up a scorrimento, con qualche sezione da platform ma senza minare troppo la sua natura di picchiatore seriale, con qualche enigma molto basilare e con una storia leggera ma ben fatta e credibile stracolma di mistero e di cosa da scoprire su questo mondo immaginario. Insomma, un titolo che vale il prezzo del nostro pugno di dollari, ma che forse ci saremmo sentiti di sconsigliare ad un prezzo maggiore, causa una difficoltà non troppo marcata ed una longevità un pochino scarsa, per non parlare di quel senso di ripetitività dovuta a scelte narrative che imporranno al nostro amico Knack di disfarsi della maggior parte dei frammenti recuperati con tanto sudore per poter proseguire.