Il Papa a Napoli: “Tutti siamo migranti. Quando non si guadagna il pane si perde dignità. La corruzione puzza.”
Il santo Papa Francesco, dopo una breve visita al Santuario di Pompei, è arrivato a Napoli, in elicottero intorno alle 9,00. La prima tappa Scampia. Il pontefice, sceso dall’elicottero papale nel campo sportivo comunale del quartiere, dopo aver salutato le massime autorità cittadine, si è subito diretto a bordo della papamobile in piazza Giovanni Paolo II. Significativo e senza fronzoli il messaggio del Papa che ha lasciato ai numerosi fedeli, in particolare alla gente di Scampia. ” Napoli non è stata mai facile. Eppure non è mai triste.Voi appartenete a un popolo di lunga storia. Bisogna fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola. Chi prende la via del male ruba speranza. Tutti siamo migranti della vita e nessuno ha dimora fissa su questa terra. Gli immigrati, i senza fissi dimora sono figli di Dio e sono come noi. Il papà, attorniato da numerosi bambini e da tanta gente che hanno sventolato a lungo le bandierine bianche e gialle, si è poi soffermato a parlare del lavoro, di quel lavoro che purtroppo continua a non esserci a Sud, a Napoli e in molte altre parti d’Italia, rimarcando lo sfruttamento disumano esistente. Quando non si guadagna il pane, si perde la dignità. Dobbiamo difendere la nostra dignità. Non dobbiamo rimanere zitti. La corruzione – ha sottolineato papa Francesco – è una parola brutta. Se noi troviamo un animale corrotto è brutto e puzza. Un cristiano che fa entrare in sè la corruzione non è cristiano e puzza. La buona politica- ha continuato il Pontefice – è una delle espressioni più alte della carità. Che San Gennaro, vostro Protettore, vi assista. In dialetto napoletano Papa Francesco – ha poi concluso il suo discorso: ” A Madonna v’accumpagna.” e subito via in piazza Plebiscito. Ad attenderlo ancora tanta gente e la celebrazione della Santa Messa.
servizio di Luigi Rubino
21 marzo 2015