La Roma vince ma non guarisce: Roma – Genoa 3-2

La Roma porta a casa una vittoria che vale oro in un clima rovente di polemiche che hanno caratterizzato l’ultima settimana dopo la brutta sconfitta a Plzen. Il pubblico, che accoglie la squadra e per la prima volta anche il tecnico, con una bordata di fischi al momento delle formazioni e che sciopera per i primi dieci minuti del match, la proprietà che lascia in bilico, nonostante le dichiarazioni di Monchi, Di Francesco e lascia aleggiare lo spettro di Paulo Sosa a mettere fretta al coach romanista che ripiega, nella gara col Genoa in un 3-5-2 che lascia alquanto stupefatti e che, nonostante i tre punti, non mette d’accordo nessuno.
Il Genoa fa la sua gara, recriminando nel recupero finale anche un rigore, per un fallo di Florenzi su Pandev non sanzionato dall’arbitro Di Bello.
Difesa a 3 – La difesa così schierata è facile preda degli avanti rossoblu che trovano ampi varchi per far male quando la Roma perde palla, e proprio al 5’ Florenzi perde un contrasto e si innesca uno dei tanti contropiedi pericolosi del Genoa ma Piatek sbaglia un facile passaggio per Hilijemark tutto solo in area di rigore. Dopo cinque minuti è Piatek a farsi pericoloso ma ciabatta il tiro ed è tutto facile per Olsen.
La Roma trotterella, quasi rassegnata con i suoi giocatori demotivati quasi intontiti ed impreparati a difendere con gli esterni di centrocampo. Al 17’ papera di Olsen che si fa passare sotto le gambe un tiro non eccelso di Hilijemark, il portiere giallorosso si ferma, dà la palla per persa, poi si gira e tenta l’estrema difesa ma arriva Piatek come un falco e la spinge in rete. Uno a zero per gli ospiti. La Roma reagisce ma, eccetto un paio di corner incornati da Fazio, fa poco o nulla. Sempre il difensore argentino al 24’ dà l’illusione del pareggio quando agguanta una deviazione di testa in area di Zaniolo ma la palla finisce all’esterno della rete.
Al 31’ Fazio viene premiato. Florenzi batte di potenza una punizione dalla destra, Cristante non impatta il crosss, Fazio si coordina per il tiro e batte Radu. Non esulta l’argentino e fa bene perché dopo due minuti arriva il raddoppio del Genoa. Kolarov buca l’intervento su Romulo che va via sula fascia destra, ci pensa Manolas a mandare in angolo. Sandro si incarica di battere il corner che viene deviato sui piedi di Hilijemark che, sul secondo palo, scarica il destro nella rete difesa da Olsen.
La Roma ricomincia la rincorsa prima con Under su assist di Kolarov ma la palla va alta sulla traversa, poi con Florenzi di piatto sinistro smorzato da Romero.
Serve un lampo, un’invenzione di un singolo per dare una svolta alla partita. Ci pensa Kluivert, allo scadere del primo tempo, a regalare il pareggio alla Roma. L’olandesino, su assist di Cristante, innesta la marcia partendo da centrocampo e, facendosi beffe di Romero e Zukanovic, con un diagonale perfetto batte Radu.
Primo tempo pirotecnico con il Genoa due volte in vantaggio e due volte raggiunto dalla squadra di casa. Roma male in difesa, impaurita ed a tratti indecente, messa in grande difficoltà dalle ripartenze dei rossoblu.
Ci pensa Cristante – La ripresa inizia con un gol letteralmente divorato da Under. Il turco sbaglia un rigore in movimento su una palla rimessa in gioco da Radu e spara alto col mancino. La tranquillità non è di casa stasera.
Arriva il 53’, forse la svolta del match, ed al pubblico sembra di vivere un brutto sogno. Olsen, evidentemente ancora sottosopra per la papera del primo tempo, si lascia sfuggire un tiro di Lazovic dalla sinistra ma, per sua fortuna, il VAR vede un fuorigioco di Piatek, ad inizio azione, Di Bello annulla e Olsen tira un sospiro di sollievo assieme a tutto lo stadio.
La Roma capisce che è tempo di provare a vincere e, dopo qualche regalo da parte della difesa romanista agli avversari, arriva il gol della vittoria. Kolarov passa a Cristante sulla tre quarti, che triangola con Kluivert e, con un destro potente batte Radu.
Il Genoa non ci sta e ci prova fino alla fine. Ci prova un paio di volte Piatek ma Olsen si oppone prima in presa bassa e poi con un tiro a giro il portiere romanista abbraccia la palla a terra. All’89’ Pandev, entrato nella ripresa al posto di Romulo, si divora il pareggio mandando alto sulla traversa. La Roma soffre nell’extra time, tutta schiacciata nella propria area e, sul finale, Florenzi ostacola in maniera sospetta Pandev in area di rigore. Tutto il Genoa protesta ma Di Bello non sanziona e fischia la fine della partita.
La Roma porta a casa tre punti d’oro nonostante il bel gioco non sia stato il protagonista del match di stasera. Il Genoa se l’è giocata a viso aperto e la “spintarella” di Florenzi su Pandev lascia strascichi polemici.
Tutto sommato sarebbe stato più giusto un pareggio ma, tra papere, VAR ed errori la Roma la spunta e Di Francesco continua ad essere l’allenatore della Roma che è la cosa più importante per il prosieguo della stagione.
Meritano 2duerighe:
[su] Cristante: in una serata difficile l’ex atalantino ritrova la fiducia con giocate intelligenti e ficcanti coronando la sua prestazione con il gol della vittoria. Bravo Bryan!
[giu] Olsen: ebbene si, ci si mette anche lui nel mare mosso romanista. Due papere degne di quel Goicoechea dei tempi andati. La prima regala il vantaggio al Genoa, nella seconda, imperdonabile, viene graziato dal VAR che arriva in suo soccorso e che gli risparmia gli insulti del pubblico. Ma forse non è tutta colpa sua…
TABELLINO
ROMA – GENOA 3-2
Roma (3-4-3): Olsen, Jesus, Manolas, Fazio, Kolarov, N’Zonzi, Cristante, Florenzi, Kluivert (80’ Schick), Under (76’ Santon), Zaniolo. All.: Di Francesco.
Genoa (3-5-2): Radu, Biraschi, Romero, Zuknovic (60’ Pereira), Romulo (68’ Pandev), Hilijemark, Sandro (65’ Rolon), Bessa, Lazovic, Kouame, Piatek. All.: Prandelli.
Marcatori: 17’ Piatek (G), 31’ Fazio (R), 33’ Hilijemark (G), 45’ Kluivert (R), 59’ Cristante (R).
Ammoniti: Zukanovic, Rolon (G), Zaniolo, Schick (R).
Arbitro: Di Bello di Brindisi.