Giorgio Strehler: il teatro è sempre e soltanto un profondo atto d’amore

Una grande ricorrenza lega il Piccolo Teatro di Milano alla città di Milano: Giorgio Strehler, L’umanità del teatro.
È questo un grande calendario di iniziative, spesso gratuite, per onorare, ma anche conoscere di più, il regista morto a Lugano, a 76 anni il 24 dicembre 1997. Due mesi di spettacoli, incontri, proiezioni, mostre, a respiro anche internazionale.
Tante testimonianze di artisti e collaboratori, in video e dal vivo; esse sono alternate a proiezioni di frammenti di spettacolo, letture con i giovani attori diplomati alla Scuola del Piccolo e a un contrappunto musicale sulle note di Fiorenzo Carpi, in collaborazione con il Conservatorio di Milano.
Si è privilegiata un’analisi globale rispetto a quella metodologica; ciò per consentire a chi non l’ha conosciuto, specie i giovani, di avvicinarsi non solo al “metodo Strehler”, ma anche al suo amore per il teatro.
Il teatro, scriveva il regista, proprio perché teatro, anche mentre si sta preparando, è sempre e soltanto un profondo atto d’amore, un atto completamente “umano”.
Ma come ‘restituire’ questa ‘inafferrabile’ idea di Teatro che aveva Giorgio Strehler ? Quella che lui definiva, “illimitata sottomissione ai battiti del proprio cuore, esercizio spirituale e fisico pericoloso e difficile”?
Si è quindi pensato di far raccontare chi ha lavorato con lui e condiviso le ragioni per dedicarsi a questo ‘mestiere’ con passione e rigore.
Il concerto di Ornella Vanoni, a fine ottobre, apre idealmente i due mesi di programmazione dedicati al regista.
Tra novembre e dicembre, quattro serate intitolate a Cechov, Shakespeare, Brecht (è a Strehler, oltre che a Paolo Grassi, che si deve, nel 1956, la “scoperta” di Brecht in Italia) e Goldoni; “una specie di basso continuo, dirà Strhler dei quattro autori, che risuona lungo un grande lavoro di teatro, e dal quale divergono e si innalzano linee melodiche diverse unite da un filo conduttore segreto”.
Un calendario di proiezioni integrali di spettacoli strehleriani – filmati, in alcuni casi, quasi del tutto sconosciuti – al Chiostro Nina Vinchi, una video installazione multimediale nello Spazio Rovello 2 in collaborazione con il Politecnico di Milano, un racconto per immagini e oggetti nei foyer del Teatro Strehler, la proiezione dei Mémoires di Goldoni (grande progetto rimasto in sospeso, con il quale il regista intendeva raccontare il teatro e la sua vita ) sulla facciata di Palazzo Reale il 24 dicembre a partire dalle ore 18 e la presentazione di un documentario a cura del critico Maurizio Porro completano il percorso strehleriano.
Info e biglietti su www.piccoloteatro.org
Dal 28 ottobre al 24 dicembre 2017