Riapre al pubblico il 22 giugno l’unico teatro elisabettiano d’Italia. Il direttore artistico Gigi Proietti presenta alla stampa la quattordicesima edizione di uno degli eventi estivi più attesi e suggestivi di Roma.
La prima della lunga serie rappresentazioni è Troppu trafficu ppi nenti (22 giugno – 2 luglio), spettacolo in messinese nel quale lo scrittore Andrea Camilleri e il regista Giuseppe Dipasquale giocano con la credenza secondo la quale William Shakespeare sarebbe in realtà Michele Angolo Florio Crollanza, scrittore di origini siciliane costretto a fuggire alle persecuzioni religiose.
Lo spettacolo in messinese non è l’unica particolarità di questa edizione, infatti a chiudere la stagione ci pensa il regista Chris Pickles con Much ado about nothing – Molto rumore per nulla – (5 ottobre – 15 ottobre), completamente in lingua inglese.
In mezzo a queste due vere e proprie “chicche” troviamo una rosa ricca di novità e grandi riconferme: Edmund Kean (7 luglio – 16 luglio), che avrà come protagonista proprio l’attore e regista Gigi Poietti; Enrico V (21 luglio – 6 agosto), diretto e interpretato da Daniele Pecci; Sogno di una notte di mezza estate (9 agosto – 20 agosto), che si riconferma per l’undicesimo anno consecutivo; Il mercante di Venezia (24 agosto – 10 settembre) e Macbeth (15 settembre – 1 ottobre).
Ad accompagnare le rappresentazioni, ci saranno anche una serie di date speciali: Sonetti d’amore (26 giugno, 10 luglio, 28 agosto e 4 settembre), una rassegna dei più bei sonetti di Shakespeare attraverso i quali Melania Giglio – ideatrice e regista dello spettacolo – costruirà una vera e propria storia; Playing Shakespeare (13 luglio, 18 e 25 settembre, 9 e 10 ottobre), una sorta di gioco in cui la regista Loredana Scaramella accompagnerà il pubblico alla scoperta dello scrittore e del suo tempo; Il canto di Shakespeare (24 e 31 luglio), una prima esclusiva, un concerto originale elisabettiano, con le musiche di scena usate dallo scrittore inglese, suonate con strumenti antichi dall’ensemble rinascimentale.
Se la cornice incantata di Villa Borghese e i prezzi degli spettacoli, che Gigi Proietti definisce “politici”, non dovessero bastare, quest’anno si aggiunge la possibilità di abbonarsi e di avere così ulteriori riduzioni e vantaggi.