” La Bayader, rivisitata, al Teatro Bolivar di Napoli”

L’India leggendaria incontra il balletto romantico, in una trasposizione profondamente ispirata, de “La Bayadere” (La danzatrice del tempio) opera russa di fine ottocento. A portare in scena la storia d’amore di Solor il guerriero, e Nikja la Bayadera, danzatrice, guardiana del fuoco sacro, Flora De Caro ( Samara Noor ) e le Samarabelleydance. Palcoscenico d’eccezione, il Teatro Bolivar di Napoli. Suddivisa in quattro atti, l’opera racconta di Solor e Nikja, legati da un profondo sentimento, che si infrangerà, contro gli obblighi di lui, verso la Principessa Gamzatti, sua sposa promessa, ed intenzionata ad eliminare la rivale. Nikja morirà per aver amato, Solor vivrà il resto dei suoi giorni nel rimorso. A scandire il compiersi dei fatti, l’arte della danza, e le sue movenze d’altri tempi.
Suggestive le musiche, curate in ogni dettaglio le coreografie del corpo di ballo “Le perle di Samara”, splendide, le prove artistiche dei protagonisti. Impeccabile inoltre, la messa in scena dell’ultimo atto, in cui Solor, tormentato dal rimorso, si addormenta dopo aver fumato oppio, risvegliandosi, nel sogno, in un mondo dove tutti i suoi peccati avranno sembianze animalesche, e tormenteranno i suoi giorni. Elvira Malone è L’idolo d’oro, Simone Giancola è Solor il guerriero, Flora De Caro è Nikja la Bayadera, Ilenia Borrelli è Fachir Magdaveja, Amalia Belgiovine è La Rani Dugmanta, Pina Franco è la Principessa Gamzatti, Lidia Mangione è Asmee, la schiava. Sul palco inoltre, numerose allieve, scelte tra i vari livelli avanzati di Flora De Caro. Serata d’altri tempi a Napoli, quella di ieri, d’altri tempi e d’altra arte, la danza del ventre. Sinergia tra corpo e mente, a passo di musica, di melodie lontane, di atmosfere ormai perse nei secoli. Intreccio di gestualità e passione, d’anima e d’amore.
Paolo Marsico
22 marzo 2013