Il giardino dei Ciliegi al Leonardo, di Cechov: angolo di un mondo perduto

Dal 13 al 18 novembre 2012 il teatro Leonardo da Vinci ha presentato “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov, con la regia di Claudio Orlandini
Sulla scena semioscura, “anime morte” preparano in silenzio l’arrivo della padrona partita per la Francia cinque anni prima. Ella arriva con la giovane figlia, valigie e risate e riempie subito di passi di danza la scena. Tutti sembrano contagiati da questa ventata di leggerezza e dal soffitto si snodano bianchi drappeggi ondulanti che ricreano quel luogo quasi magico, che è il giardino dei ciliegi in fiore. Esso è parte centrale della ricca proprietà della protagonista, Ljuba, ma sarà presto messa all’asta per coprire i debiti che la nobile famiglia ha contratto e contrae con terrificante noncuranza. Il bianco giardino non è unicamente la sola ancora nel vissuto fluttuante di LJuba: esso racchiude tutta un’epoca, quella della Russia aristocratica che aveva concesso solo nel 1861, l’emancipazione ai servi della gleba e non era stata capace di riorganizzarsi davanti alla nuova classe sociale degli ex servi che, giornalmente, acquistava maggior peso sociale. Ecco allora che questo giardino pieno di alberi dai fiori bianchi, assume quasi, nella sua struggente bellezza, un aspetto spettrale e i drappeggi immacolati si agitano sulla scena come vecchi fantasmi di cui Ljuba non riesce a liberarsi.
Ritorna cosi l’immagine della bella e ricca proprietà, la ricchezza smisurata, l’infanzia spensierata, ma anche quella del figlioletto di sette anni annegato nel fiume, la morte del marito, i dissidi con la famiglia di lei per aver sposato un semplice avvocato e non un nobile, l’amante approfittatore che aveva dissipato molta della sua fortuna. E intanto l’asta si avvicina. A nulla valgono i tentativi di Lopachin, figlio emancipato del servo della gleba della proprietà, di richiamare alla realtà i proprietari che non si vogliono rendere conto della minaccia incombente. Esso finirà con essere acquistato dallo stesso Lopachin e la famiglia, inerme, riprenderà il suo fluttuare.
Pièce riproposta con delicatezza struggente, nonostante tutta l’attualità che conserva dopo più di cento anni.
Partner ufficiale del progetto è stata Hero Italia, leader nel mercato delle confetture, dei succhi di frutta e dei cereali. Hero ha offerto agli spettatori una miniporzione in vetro di confettura alle ciliegie.
Raffaella Roversi
18 novembre 2012
Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano
02 26.68.11.66 dal lun al sab dalle 15.30 alle 19.30 – biglietteria@teatroleonardo.it –
www.teatroleonardo.it
Date e orari: dal martedì al sabato ore 20.45, la domenica ore 16.00, lunedì riposo
Prezzi: dagli 11,00 ai 22,00 euro