Ricordando Massimo Troisi a teatro

Ci sono determinate persone che rimangono lì, impresse nella nostra memoria, nel nostro cuore, spesso addirittura nella nostra vita. Personaggi così diversi l’uno dall’altro, ma che vuoi per una loro particolare caratteristica vuoi per la loro naturale spontaneità e simpatia, rimangono anche dopo averci lasciati fisicamente.
Parlando di persone del mondo dell’arte, quello che rimane come lascito della loro vita artistica è un bagaglio enorme fatto di ricordi, spettacoli teatrali, film in bianco e nero o a colori, canzoni scritte dando anima e corpo, ma anche della loro personalità. Nel momento in cui si fa riferimento a Massimo Troisi, è molto facile che gli occhi di ciascuno di noi si possano appannare, in quanto credo sia stato amato e anche venerato per numerosi motivi che sarebbe quasi scontato parlarne, ma tant’è: la sua parlantina, il suo accento fortemente napoletano e proprio per questo così irriverente e spiritoso (tanto che chi non lo conosce e non lo parla quotidianamente non potrebbe seguire con semplicità i dialoghi di Troisi), la sua massa scomposta e disordinata di riccioli scuri e fitti fitti, il suo sentimentalismo che lo rendeva agli occhi di tutti il figlio del cinema italiano e del teatro, i due campi in cui si specializzò in modo particolare.
Quando nel 1984 uscì al cinema “Non ci resta che piangere”, il pubblico italiano di quegli anni non poteva credere di vedere sullo schermo l’incontro tra due tipi di comicità così diversi, quella toscana e quella napoletana: eppure funzionarono alla perfezione, nonostante il film non si basi su di un vero e reale copione, ma al contrario sull’improvvisazione dei due protagonisti.
Oggi, in occasione del ventennale della scomparsa di questo grande attore, il regista teatrale Gian Paolo Mai in collaborazione con un altro esponente del teatro italiano, il maestro Giancarlo Giannini, mette in scena uno spettacolo per ricordare la personalità poliedrica di uno dei nostri attori migliori, che con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile. Sul palco parlerà principalmente Giannini, il quale ripercorrerà con la sua presenza e la sua straordinaria voce il percorso artistico e umano di Troisi.
Uno show in cui si alternano momenti di narrazione e di interpretazione, accompagnati da un’inedita colonna sonora eseguita dal vivo e da immagini filmiche, in modo così da disegnare un percorso, un sentiero, su cui scorrerà la carriera artistica di Troisi, dagli albori fino alla sua fine.
Un recital che vuole essere un affettuoso omaggio, ma anche un commosso ricordo che affida alla poesia, alla musica, alle sue parole e alle immagini, il compito di comporre l’immenso e mai compiuto puzzle della personalità poliedrica di Troisi. Un’opera prima, in cui Giannini sarà affiancato anche da Gian Paolo Mai e da due altre persone, Licia Missori e Cristian Nevola. Lo spettacolo ha debuttato con successo nella stagione teatrale estiva 2014 al Giffoni Teatro Festival e verrà proposto presso il Teatro Superga (in Via Superga 44, Nichelino, in provincia di Torino) sabato 05/03 alle ore 21.00. Per potere accedere a tutte le informazioni circa luogo e costi del biglietto, visitate il sito www.teatrosuperga.it.