CATERINA PIGLIATUTTO: LA BISBETICA NANCY BRILLI AL TEATRO QUIRINO
Una scalcagnata compagnia, priva del suo regista, fuggito dopo essere stato picchiato dalla prima attrice, si ritrova intorno ad un tavolo per cercare di mettere in scena in qualche modo lo spettacolo. Il produttore cerca di trovare soluzione assieme al suo cast e, come un deus ex machina, arriva Caterina Nancy Brilli che prende in mano la situazione. Sarà lei infatti a dirigere la “sua” commedia cercando di far quadrare i conti e gli attori. Caterina primadonna ha il carattere della sua protagonista, Caterina la bisbetica, quindi perfettamente padrona della scena.
Si tagliano scene per risparmiare e rispettare i contratti teatrali e lo spettacolo diventa il suo doppio, ogni attore è attore della compagnia e personaggio shakespeariano, la rappresentazione commedia nella commedia. Caterina è aiutata da Petruccio a riadattare il copione in maniera moderna, con infiltrazioni rock, colorato da elementi popolari e da un lessico volgare come quello utilizzato da Shakespeare. Ma la Bisbetica originale è solo presa ad esempio per mostrare un contrasto tra il mestiere di attore ed il teatro moderno. Lo spettacolo messo in scena al Quirino è rivisitato e corretto per portare in scena il messaggio dell’uguaglianza di genere nel mondo attuale e reinterpreta il testo con un linguaggio popolare.
Nancy Brilli padroneggia la scena nel suo ruolo di attrice, regista e Caterina supportata da tutto il suo cast che vede Matteo Cremon nel ruolo di un Petruccio violento, spaccone e prepotente che ricalca in pieno il personaggio shapespeariano. La regia di Cristina Pezzoli evita di mettere in scena un allestimento femminista e come dice la stessa regista “trasformare Caterina in una specie di eroina martire vittima di un Petruccio mostruoso che la riduce all’obbedienza attraverso l’esercizio crudele e ottuso della violenza. Per questo ho ritenuto di fare alcune scelte per potenziare l’aspetto comico e dare a questo spettacolo la forma di un’opera pop”. Idea perfettamente riuscita in alcuni momenti esilaranti che vedono il produttore Dr. Jolly, interpretato da Valerio Santoro, fare la parte di più servi, o come dice Petruccio, tanti servi.
Le musiche di Alessandro Nidi, i costumi di Nicoletta Ercole e le scene di Giacomo Andrico completano l’idea di contemporaneità che stravolge la Bisbetica ma travolge il pubblico.
La Bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova – Teatro Quirino di Roma – repliche fino al 20 dicembre.